Cosenza
Cosenza, ok al cambio sesso: il Tribunale dice sì, da donna diventa uomo
 
																								
												
												
											Primo caso a Cosenza di cambio sesso, da donna a uomo, a 42 anni. Un risultato importante nella sfera della difesa dei diritti che il Tribunale di Cosenza e la legge riconoscono
COSENZA – Grazie alla tenacia dell’avvocato Gianluca Piemonte, nella sentenza emessa il 20 febbraio scorso si legge “il Tribunale accoglie la domanda disponendo la rettificazione di attribuzione di sesso ordinando all’ufficiale di stato civile di procedere alle modifiche anagrafiche del sesso femminile in sesso maschile”.
Durante il dibattimento in questi mesi Antonio (nome di fantasia, ndc) 42 anni ha raccontato la sua vita dall’infanzia e dei cambiamenti che sentiva e viveva. Si legge in sentenza “A sostegno della domanda deduce, tra l’altro: di avere sempre vissuto la propria identità psico-sessuale come maschile fin dall’età preadolescenziale, percependo un disturbo per la propria identità di genere dovuta alla non coincidenza tra la componente psicologica e quella biologica”.
In buona sostanza sin da piccola ha avvertito il cambiamento e, nonostante la società non fosse avvezza al cambiamento sociale, la ragazza non si è sottratta a non riconoscere la sua diversità e a combattere per un giusto riconoscimento sociale e giuridico. Infatti davanti al giudice lo stesso “Antonio” ha dichiarato “di non avere remore a presentarsi da sempre in qualsiasi ambiente sociale con il nome maschile, a tenere comportamenti ed atteggiamenti da maschio, ad indossare abbigliamento di tipo maschile, di presentare una forte e determinata permanente identificazione con il genere maschile rispetto a cui la connotazione femminile ostacola il completamento della realizzazione della personalità”.
C’è anche da sottolineare che la giovane, nonostante la famiglia non vedesse di buon occhio i bisogni della figlia, ha deciso di affrontare da sola la battaglia per vivere la sua vita in moto dignitoso e soprattutto felice. Raggiunta la maggiore età, lascia la casa, la famiglia e Cosenza dove non era accolta per quello che il suo corpo e la sua mente esprimevano, affronta il viaggio in un’altra nazione in cui ha iniziato a vivere la sua nuova vita con un buon lavoro. Da alcuni anni ha avviato un trattamento ormonale, si è sottoposto all’asportazione chirurgica del seno e da qui a breve si sottoporrà agli interventi chirurgici necessari per il mutamento dei caratteri sessuali primari. Attualmente ha al suo fianco una compagna
Alla giovane oggi finalmente riconosciuto dalla legge e dallo Stato italiano, a tutti gli effetti, come cittadino di sesso maschile, mancava questo passaggio fondamentale per vivere la propria vita; diritto conquistato grazie al legale Piemonte, avvocato che esercita la professione sia a Milano in Lombardia che ad Acireale, in Sicilia e che ha sposato la causa all’incirca due anni fa oggi finalmente terminata in segno positivo.
I CAMBIAMENTI DEL CORPO
Infatti scrive in sentenza il giudice “all’udienza del 13 febbraio il consulente tecnico ha precisato che l’istante (il 42enne, ndc), si sente pienamente e totalmente un uomo, per cui non necessita di interventi modificativi dei trattamenti biologici per assumere tale identità che è al 100% maschile. Sono assenti caratteristiche femminili nella voce, nella pelle, nella distribuzione pilifera sulla cute; i caratteri sessuali secondari sono maschili (presenza di barba, voce profonda, massa muscolare). L’abbigliamento è coerente con il sesso di identificazione.
Ancora il perito fa presente al Tribunale che “ricorrono le due condizioni fondamentali perchè la scelta di rettificare l’attribuzione di sesso è seria, univoca, definitiva e irreversibile evidenziando che non vi è stato alcun pentimento nella mastectomia effettuata; le aspettative riguardo gli interventi per il completamento della transizione sono risultate realistiche e consapevoli per il completamento del proprio corpo; che il cambiamento della voce e la crescita dei peli sono vissuti come una conquista perchè fortemente desiderati ed hanno favorito un miglioramento dell’autostima; che il 42enne ha mantenuto una coerenza in tutto il suo percorso di vita nell’abbigliamento e nelle relazioni sentimentali, ricercando sempre donne femminili ed eterosessuali.
Una vittoria civile, sociale per tutti quelli che come “Antonio” vogliono e desiderano vivere la vita senza doversi nascondere; oggi anche Cosenza ha fatto un passo avanti riconoscendo il nuovo “status” Al 42enne. A tal proposito la più recente giurisprudenza afferma per ottenere la rettificazione del sesso nei registri dello stato civile non è obbligatorio l’intervento chirurgico demolitorio e/o modificativo dei caratteri sessuali anatomici primari, purchè la serietà ed univocità del percorso scelto e la compiutezza dell’approdo finale sia oggetto di accertamento tecnico in sede giudiziale. Il trattamento chirurgico deve essere un mezzo funzionale al conseguimento di un pieno benessere psicofisico
 
                         
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
		
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