Rose, cattura latitante: Strangio abbandona tre chili di droga?

Una chiamata anonima, una soffiata ha allertato i detective della sezione della polizia giudiziaria della Procura di Cosenza e della squadra mobile di un grosso quantitativo di droga abbandonato dal latitante

COSENZA -Forse una vista dei militari dell’Arma intenti a portare a termine la cattura del latitante non ha permesso di effettuare una battuta “di caccia” nel terreno che circonda la palazzina dove il latitante si nascondeva, in contrada Petraro. Strangio è stato portato via la sera del 14 febbraio intorno alle 23. All’uscita di Strangio, dalla palazzina, si trovavano solo i militari dell’arma e gli inquilini degli appartamenti dello stabile debitamente perquisiti. Strangio è andato via tra gli appalusi dei militari dell’Arma. Dopo i carabinieri nella stessa notte sono giunti i detective dell’Arma. Sono stati rinvenuti droga, bilancino e un telefono cellulare poco distante l’abitazione del latitante. La mansarda in cui si nascondeva oltre le due finestre ed un balconcino che danno sulla strada principale è dotata di una finestra che dà sul retro della facciata del palazzo. Probabilmente, si può ipotizzare che il latitante nel sentire i militari abbia cercato di disfarsi della droga che deteneva nell’abitazione.

Nel comunicato inviato dalla Questura si legge che “i tre involucri contenenti quasi tre chilogrammi di cocaina, sono avvolti nella plastica termosigillata con la scritta “chanel“, abbandonati non lontano dalla palazzina in cui è stato trovato Francesco Strangio di 38 anni, di San Luca. La droga è stata rinvenuta in un canalone dietro l’edificio in cui si nascondeva il pericoloso latitante. Il valore di mercato della droga sarebbe di circa 100.000 euro”. La polizia indaga per accertare se quella cocaina sia da ricondurre dal latitante arrestato nel blitz dei carabinieri di Reggio Calabria, Cosenza e Rende.

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