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Cosenza, le Provinciali fanno litigare il Pd

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Cosenza, le Provinciali fanno litigare il Pd

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Le liste per il sostegno a Iacucci creano un botta e risposta fra il consigliere regionale Giudiceandrea e il Pd provinciale

 

COSENZA – «Ho profondo rispetto per la libertà di stampa, un po’ meno per chi con certe “veline” si crede così furbo da tentare di avvelenare i pozzi ai quali invece, per il ruolo, dovrebbe avere l’intelligenza e l’umiltà di abbeverarsi. Personalmente ho sei candidati in questa bella lista, di sinistra e ambientalista, e non mi risulta che né Marco Ambrogio né Franco Iacucci siano fra questi sei o in quota Giudiceandrea». A scrivere una nota Giuseppe Giudiceandrea capogruppo in consiglio regionale Democratici e Progressisti

Il consigliere regionale Giudiceandrea

«Piuttosto mi sembra che continui il suicidio a sinistra a voler fare selezione infischiandocene dell’unità come unica forza da contrapporre a lega e M5s. A chi giova infatti danneggiare una parte del proprio schieramento? Chi e cosa danneggia la mancata presentazione di liste (tentata fin dal primo momento) o di candidati se non il Partito cui si dice a bocca piena di tenere tanto?
Ma questo è un altro discorso che deve essere affrontato con urgenza nei luoghi deputati. Quanto a me, resto convinto che il male assoluto della nuova deriva leghista non possa essere arginato se a conclusione di liturgie e congressi restano in piedi i fantasmi della continua divisione e contrapposizione interna.
Per questo auguro unità e crescita ai candidati della lista Provincia Democratica ed a quelli della della lista Insieme per la provincia. Unità e crescita nella competizione e nel confronto democratico, non epurazioni notturne.
Un abbraccio e forza centro sinistra, compatto, unito, in barba a chi davvero ci vuole male».

IL PD NON SI FA ATTENDERE

In riferimento alle dichiarazioni del Consigliere Giudiceandrea si precisa quanto segue: La Direzione provinciale ha deciso di presentare alle prossime Elezioni provinciali la lista “Provincia Democratica” dando mandato ad una commissione di verificare, stante la richiesta di Giudiceandrea, la possibilità di mettere in campo una seconda lista, da concordare insieme, al fine di allargare il campo delle forze progressiste e democratiche. La commissione ha interloquito con Rosario Perri che, in nome e per conto del Gruppo regionale “Democratici e Progressisti”, ha lavorato con la commissione del PD al fine di preparare la lista “Insieme per la Provincia”.

La sera di domenica la lista è stata completata ed è stata custodita dallo stesso Perri incaricato per la presentazione della stessa per come richiesto in precedenza espressamente da Giudiceandrea. La mattina dopo è stata presentata da Rosario Perri una lista difforme da quella concordata fino alla sera prima tant’è che al posto del consigliere di Cleto Fedele Montuoro, proposto da Giudiceandrea, è stato inserito Marco Ambrogio.

La lista è stata solo nella disponibilità di Perri che, evidentemente in nome e per conto del movimento politico DP, si è assunto la responsabilità di modificare la lista da quella concordata con la Commissione del Partito Democratico. Ovviamente, il blitz per sostituire il nome è avvenuto non attraverso una decisione condivisa e in maniera trasparente assunta in sede politica. È stato un vero e proprio colpo di mano, assecondato dal presentatore della lista, nonché collaboratore di Giudiceandrea.

Anche le pietre sanno che sulla candidatura di Marco Ambrogio era stata fatta una valutazione negativa nella Direzione provinciale del Pd per le sue posizioni di aperto sostegno a Mario Occhiuto, motivo per cui la commissione ne aveva deciso a maggioranza l’esclusione. È ovvio che chi ha fatto il blitz ha condiviso questa deriva trasformistica e immorale di cui è protagonista chi nel PD esprime piena subalternità e consenso verso la candidatura alla regione di Mario Occhiuto. Per quanto riguarda il segretario di federazione ha semplicemente difeso l’unità e l’autonomia del PD rispetto a tale deriva.

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