Calabria
Oliverio partecipa al Consiglio regionale, gip ‘congela’ obbligo di dimora
Indagato per una serie di reati legati alla gestione di appalti pubblici il governatore della Regione Calabria ristretto a San Giovanni in Fiore con obbligo di dimora potrà partecipare all’assise
CATANZARO – Il gip del Tribunale di Catanzaro ha autorizzato, con parere conforme del pubblico ministero, il presidente della Giunta regionale Mario Oliverio a partecipare alla seduta odierna del Consiglio regionale della Calabria. Il presidente oggi, è regolarmente al suo posto nell’aula del Consiglio regionale. All’ordine del giorno dei lavori dell’Assemblea legislativa calabrese un unico argomento in discussione: dibattito sul federalismo differenziato. Oliverio, dal 17 dicembre scorso, è sottoposto all’obbligo di dimora nel comune di San Giovanni in Fiore dove risiede. Il provvedimento è stato emesso nell’ambito di un’inchiesta condotta dalla Guardia di Finanza di Cosenza in materia di appalti pubblici, coordinata dalla Procura della Repubblica di Catanzaro.
La seduta presieduta da Nicola Irto a Reggio, alla quale partecipa anche il presidente della Giunta Mario Oliverio, è dunque iniziata ed il dibattito riguarda il processo attuativo del regionalismo differenziato ex articolo 116 della Costituzione. La discussione è collegata alla prospettiva che determineranno gli accordi preliminari che tre regioni italiane, Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna hanno sottoscritto il 28 febbraio dello scorso anno, con l’allora sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri con delega agli Affari regionali e alla Autonomia, Gianclaudio Bressa. Il terzo comma dell’art. 116 prevede, infatti, “Ulteriori forme e condizioni particolari di autonomia, concernenti le materie di cui al terzo comma dell’articolo 117 e le materie indicate dal secondo comma del medesimo articolo alle lettere l), limitatamente all’organizzazione della giustizia di pace, n) e s), possono essere attribuite ad altre Regioni, con legge dello Stato, su iniziativa della Regione interessata, sentiti gli enti locali, nel rispetto dei princìpi di cui all’articolo 119”.
Tre le mozioni portate all’attenzione dell’Aula. La prima, del consigliere Pd Domenico Bevacqua, la seconda, primo firmatario Claudio Parente (Fi) assieme a Gianluca Gallo (Cdl) e Domenico Tallini (Fi); la terza del capogruppo di “Oliverio Presidente” Orlandino Greco, nella quale, tra l’altro, si chiede al Governo di sospendere l’accordo preliminare sottoscritto con le Regioni Veneto, Lombardia ed Emilia Romagna nella parte in cui si prevede che il trasferimento delle risorse statali a copertura delle nuove competenze assegnate sia proporzionale al gettito fiscale delle stesse.
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