Cosenza
Spara contro i vicini di casa, ricercato un cosentino di 63 anni
Ha sparato contro una coppia di coniugi suoi vicini di casa, ferendo gravemente la donna. Il fatto è accaduto ad Imperia. Ricerca l’autore, un 63enne cosentino
IMPERIA – Dovrà rispondere di tentato omicidio Domenico Ferraro, 63 anni, originario di Cosenza ricercato per aver sparato contro i suoi vicini, Vito Pedone di 62 anni e Antonietta Calvo di 64, quest’ultima gravemente ferita e sottoposta ad un intervento chirurgico, dopo essere stata raggiunta da due colpi di pistola.
Antonietta Calvo è stata colpita al braccio e al costato mentre il marito, Vito Pedone, 62 anni, non è stato ferito perchè è riuscito a scappare. Domenico Ferraro, 63 anni, originario di Cosenza è ricercato. Secondo una prima ricostruzione Ferraro, con la sua auto, ha prima speronato la vettura dei coniugi, poi è sceso e ha sparato tre colpi di Browning 7,65 dal lato passeggero colpendo la donna due volte. Il terzo colpo è andato a vuoto.
Pedone è sceso dall’auto ed è scappato e Ferraro ha sparato ancora ma senza colpirlo fino a che la pistola si è inceppata. Poi l’aggressore è risalito sulla sua Ford Fusion ed è scappato verso il centro di Imperia dove ha lasciato la macchina per fuggire a piedi. La donna è stata trasferita all’ospedale San Martino di Genova.
Gli inquirenti: “Chiunque lo avvisti chiami la Questura”
E’ caccia a Domenico Ferraro dopo l’agguato a Caramagnetta e la Questura di Imperia mette a disposizione un numero: “Chiunque lo avvisti, è pregato di chiamare immediatamente la Questura di Imperia al numero 01837951”
L’aggressore è ricercato con l’accusa di duplice tentato omicidio, e secondo gli inquirenti la sparatoria nascerebbe da alcuni pregressi dissapori. Una vera e propria faida tra le due famiglie. L’auto usata da Ferraro per la fuga,una Ford Fusion di colore blu, incidentata e senza targa, è stata trovata nel parcheggio di piazza Roma.
L’avvocato Giovanni Di Meo spera che il suo cliente, Domenico Ferraro, ricercato attivamente dalla polizia di Imperia «non commetta altre pazzie e che si costituisca».
I retroscena dell’agguato
Alla base del gesto, secondo quanto ricostruito in queste ore dalla Squadra Mobile la sparatoria potrebbe essere conseguenza di una vera e propria faida tra le due famiglie. Dissapori per motivi di vicinato che hanno provocato, da entrambe le parti, atti invasivi, comportamenti molesti culminati poi in vere e proprie aggressioni.
Violenze a seguito delle quali la Polizia ha segnalato all’Autorità Giudiziaria, Domenico Ferraro, Vito Pedone nonchè suo fratello, che erano stati sottoposti anche alla misura cautelare degli arresti domiciliari. L’autore del duplice tentato omicidio, unitamente al fratello ed al marito della Calvo, erano già destinatari per vicende passate del provvedimento dell’avviso orale, e sottoposti alla misura cautelare dell’obbligo di firma presso la locale Questura oltre al divieto per i tre, di avvicinarsi alla parte avversa.
L’avvocato Di Meo, ha raccontato al quotidiano Riviera24.it che venerdì scorso, Domenico Ferraro si era presentato nel suo studio e che gli era apparso tranquillo. Tant’è che il legale era fiducioso di arrivare ad un provvedimento di modifica migliorativa dell’obbligo di firma.
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