Cosenza
Giornata internazionale della pace, la parola a Barci del Rotary Club Rende
Un convegno interessante e partecipato in occasione della Giornata Internazionale della Pace, quello del 21 settembre scorso presso villa Fabaino Palace Hotel dal tema “Ai confini tra guerra e pace?” dove hanno relazionato Manuela Stranges docente presso l’università della Calabria e Rita Carravetta medici senza frontiera, mediatore culturale Fofana. In particolare la Stranges approfondisce il tema dei migranti richiedenti asilo in Italia
«A causa delle tante situazioni di guerra e conflitto in tutto il mondo, un numero sempre crescente di persone è costretta a lasciare il proprio paese per cercare condizioni di vita migliori, libere da persecuzioni, violenze o guerre. Secondo i dati più recenti (UNHCR, 2017, Caritas, 2015), nel 2016 ci sono stati oltre 65 milioni di migranti forzati in tutto il mondo, valore di poco superiore a quello del 2015 e di oltre 5 milioni più alto rispetto a quello del 2014 (UNHCR, 2016). Tra questi, 2,8 milioni erano richiedenti asilo (3,2 l’anno precedente), oltre 22 milioni erano rifugiati (21 nel 2015) e i restanti erano sfollati.
Così come in altre aree del pianeta, anche nel Mediterraneo, negli ultimi anni, molti migranti – in fuga da guerre, carestie, oppressione, instabilità politica ed economica –hanno tentato di attraversare il mare diretti verso l’Europa a bordo di barche e gommoni poco affidabili, con conseguenze drammatiche in termini di perdita di vite umane (UNHCR, 2015). In questo quadro, l’Italia ha avuto un ruolo centrale come paese di accoglienza di questi massicci flussi di migranti, soprattutto in ragione della sua relativa vicinanza alle coste del Nord Africa.
La questione dei rifugiati e dei richiedenti asilo è diventata sempre più centrale nell’agenda politica dell’Unione europea, specialmente dopo l’estate e l’autunno del 2015, quando l’attenzione dei media si è concentrata sulla situazione ai confini meridionali dell’Europa (Guiraudon, 2018). Parallelamente all’interesse politico e mediatico, si è progressivamente sviluppato anche un interesse nel dibattito scientifico, che si è concentrato – in particolare – sulle caratteristiche dei migranti e sulle intenzioni e le traiettorie migratorie, oggetto di studio soprattutto nella ricerca etnografica e geografica (si vedano, tra gli altri, Bloch et al., 2011; Valenta et al., 2015).
In questo contributo verrà delineato un quadro statistico dell’immigrazione irregolare in Italia, concentrandosi in particolare sul fenomeno degli sbarchi e sui richiedenti asilo. Verrà dapprima tracciata l’evoluzione del fenomeno nel nostro paese e un breve quadro della situazione italiana nel contesto mediterraneo, per poi concentrarsi sull’analisi delle caratteristiche (provenienze, età, genere, ecc.) dei migranti che approdano sulle nostre coste. Infine, ci si concentrerà sull’analisi degli esiti delle richieste di asilo presentate e sul fenomeno delle “fughe” (migranti che escono dal sistema di accoglienza senza lasciare traccia), anche allo scopo di mettere in evidenza i limiti del sistema di Dublino.
Infine ci si concentrerà nell’analisi dei dati provenienti dal CDA/CARA di Crotone (lungo un arco temporale di 8 anni) che consentiranno di mostrare le traiettorie degli stranieri che giungono nella nostra regione.

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