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Lo strazio di amici e parenti ai funerali delle vittime del Raganello

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Lo strazio di amici e parenti ai funerali delle vittime del Raganello

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Ieri durante le esequie della coppia di Qualiano la figlia di nove anni ricoverata al Gemelli di Roma si è risvegliata dal coma. Intanto è stato emanato il divieto di accesso alle Gole, gli atti sono stati trasmessi al Ministero competente e si chiede di regolamentare le informazioni sulle previsioni metereologiche

 

 

CIVITA (CS) – Tra ieri e oggi si sono celebrati i funerali di alcune delle vittime della piena del Raganello. “Questa tragedia ci ha messo, ci mette e ci metterà alla prova, sempre”. È scritto in una lettera, letta sull’altare della basilica di Santa Croce a Torre del Greco durante l’ultimo saluto del fratello Gennaro a Maria Immacolata Marrazzo, l’avvocato di 42 anni morta nel Pollino, dove si trovava in escursione insieme al resto della famiglia (il marito e due figli minori). “Ai miei genitori e a Giovanni Sarnataro, il marito – ha aggiunto Gennaro Marrazzo – chiedo di trovare tutta la forza possibile per sostenere i bambini”. Ha ricordato invece la passione di Imma, come la donna era conosciuta da tutti, il presidente dell’Ordine degli avvocati di Torre Annunziata, Gennaro Torrese, che ha sottolineato come “Imma avesse a cuore la famiglia e al diritto alla famiglia si fosse dedicata” aggiungendo che “se si fossero rispettate le regole, con un’allerta meteo in vigore, impedendo l’accesso degli escursionisti nelle gole del Pollino, noi oggi non saremmo stati qui. Bisogna accertare le responsabilità affinché non si pianga più in futuro per tragedie simili”.

 

LA BIMBA RISVEGLIATASI DAL COMA DURANTE IL FUNERALE DEI GENITORI

Intanto durante le esequie dei propri genitori a Qualiano la piccola ricoverata al Policlinico Gemelli di Roma, dopo aver ingerito fango e sabbia travolta dalla piena, ieri si è risveglita dal coma. Attualmente sembrerebbe sia vigile, respira autonomamente e continua a migliorare. La bimba che ha nove anni oggi ha potuto incontrare la sorella. Per ora resterà ricoverata presso la Terapia intensiva pediatrica e trauma center pediatrico del Gemelli e sarà informata a breve della morte dei genitori. La piccola Chiara che, secondo il bollettino medico è sveglia e non è più intubata, viene assistita dal gruppo di psicologi della Fondazione Gemelli insieme con la sorella che l’ha raggiunta oggi e agli zii.

 

I FUNERALI DELLA COPPIA ROMANA

Si sono tenuti nella chiesa di San Marcellino e Pietro a Torpignattara, periferia est della Capitale, i funerali di Carlo Maurici e Valentina Venditti, la coppia romana di 35 e 34 anni morta lunedì scorso nella piena del Raganello. Sul guardrail di fronte alla chiesa, lungo la via Casilina, è stato apposto uno striscione con i nomi delle due giovani vittime e la loro foto insieme, in un cuore. A poca distanza dal sagrato uno dei murales realizzati da Carlo, street artist; Valentina invece era una fotografa, specializzata in concerti della scena emergente rap. Ai piedi dell’altare le corone inviate dalla sindaca di Roma Virginia Raggi, oltre a quelle di amici e parenti. Il Campidoglio è stato rappresentato dal vicesindaco Luca Bergamo, seduto in prima fila, e da un picchetto di vigili urbani. In chiesa molti i giovani venuti a dare l’ultimo saluto ai loro amici, già da più di mezz’ora prima della cerimonia. All’arrivo delle bare le lacrime e gli abbracci dei parenti.

Carlo era un artista e Valentina era una fotografa, rappresentavano la realtà e i sogni e hanno messo a disposizione di tutti un pezzo di loro stessi. Ci sarà modo di raccontare questa cosa, oggi non sono in grado di dire in che modo e in che momento ma rientra pienamente nelle cose che stiamo facendo per la promozione dell’arte contemporanea”. Così il vicesindaco di Roma Luca Bergamo a margine del funerale di Carlo Maurici e Valentina Venditti, la coppia di artisti romani morti lunedì nelle Gole del Raganello. “Chi fa arte così è vicino alla società, non si chiude in uno spazio estraneo – aggiunge – ma cerca di migliorare le condizioni di vita delle persone che conosce e non conosce. Esprime se stesso. Agli artisti che lavorano così stiamo dedicando da settembre al Macro un nuovo progetto. Oggi loro diventano un simbolo loro malgrado – ha concluso Bergamo – insieme a tanti altri hanno cercato di migliorare lo spazio di vita delle persone nei quartieri con maggior disagio”.

 

I FUNERALI DEL PAPA’ EROE

Un fiume di gente ha partecipato oggi pomeriggio, a Cisternino ai funerali di Gianfranco Fumarola, il papà-eroe 43enne morto a causa della piena del torrente Raganello, dopo aver messo in salvo i suoi due figli di 11 e 12 anni. Al funerale del poliziotto penitenziario che prestava servizio a Taranto hanno preso parte anche il prefetto di Cosenza, Paola Galeone, il sottosegretari alla giustizia, Jacopo Morrone e Vittorio Ferraresi, e il sindaco di Civita, Alessandro Tocci. Il corteo funebre è stato aperto da due vetture della polizia penitenziaria. In concomitanza con la celebrazione è stato disposto il lutto cittadino. Presenti alla cerimonia funebre anche la moglie Cinzia e i tre figli dell’uomo, il più piccolo dei quali non aveva partecipato all’escursione nelle gole ed era rimasto con la madre. Parole di cordoglio sono state espresse anche dal sindaco di Cisternino, Luca Convertini e dai colleghi della polizia penitenziaria.

DOMANI I FUNERALI DELLA BIOLOGA LOMBARDA

Saranno celebrati domani, alle 15:00 nella parrocchiale di San Paolo a Bergamo, i funerali di Paola Romagnoli, la biologa di 55 anni che ha perso la vita nella tragedia del Pollino. La donna era originaria di Bergamo, ma da 25 anni viveva all’estero, attualmente a Tolosa, in Francia, con il marito e collega olandese Joost Van Meerwijk, scampato miracolosamente alla morte. La donna lascia due figli, un maschio e una femmina, che vivono a Londra e Amburgo. Ieri hanno raggiunto il padre e lo zio materno Marco a Cosenza, per organizzare il trasferimento del feretro della mamma a Bergamo. La magistratura non ha disposto alcuna autopsia. La coppia era in vacanza nella zona da due settimane.

 

SINDACO EMANA DIVIETO DI ACCESSO ALLE GOLE

Il sindaco di Civita Alessandro Tocci, ha emesso stamani un’ordinanza contigibile e urgente con la quale ordina il divieto d’accesso “a persone e mezzi alle Gole del Raganello – tratto Ponte del Diavolo/Pietra Ponte – del comune di Civita da qualsiasi punto di ingresso“. Il provvedimento è stato emesso in considerazione del “tragico evento accaduto il 20 agosto scorso presso le Gole del Raganello, nel comune di Civita”, visto il decreto emesso dalla Procura della Repubblica del Tribunale Castrovillari il 22 agosto scorso e successive integrazioni “in ottemperanza del quale si è proceduto al sequestro dell’area Gole del Raganello in agro di Civita tratto Ponte del Diavolo/Pietra Ponte” e in considerazione del fatto che l’area sottoposta a sequestro è stata affidata alla custodia del sindaco di Civita, “il quale è tenuto a garantire e salvaguardare la pubblica e privata incolumità”.

 

Nell’ordinanza si specifica che “l’accesso all’interno dell’area interdetta sarà unicamente consentito al personale del corpo nazionale dei vigili del fuoco, alle forze dell’ordine, alla polizia municipale, al personale della protezione civile nazionale, regionale, provinciale e comunale, ai mezzi di soccorso e ai tecnici autorizzati”. L’ordinanza è stata inviata, tra gli altri, a Prefetto e Questore di Cosenza, alla centrale operativa del 118 di Cosenza, al commissariato della Polizia di Stato di Castrovillari, al comando dei Vigili del Fuoco di Cosenza e di Castrovillari e alla Protezione civile regionale. Il sindaco Tocci ha disposto che l’ordinanza venga resa nota al pubblico mediante l’installazione della segnaletica prescritta e pubblicizzata all’Albo pretorio del comune.

 

REGOLAMENTARE APP E SITI CHE FORNISCONO PREVISIONI METEO

La tragedia nel parco del Pollino, con la piena improvvisa del torrente Raganello, è la conferma che “serve una regolamentazione della meteorologia privata”. A dirlo è Luigi Latini, amministratore delegato di Mopi srl-Centro Epson Meteo, che sottolinea come il problema vada affrontato con urgenza dato che “la maggior parte degli utenti, per informarsi sulle previsioni e le criticità meteorologiche, usa siti e app di privati, non gestiti quindi da enti pubblici. Non essendoci una regolamentazione, tra decine e decine di app e siti meteo a disposizione – osserva – possiamo trovare molti professionisti ma, purtroppo, anche qualche non professionista, privo di ogni titolo di studio ed etica professionale”. “Se non verrà regolamentato il settore – continua – le previsioni che arrivano agli utenti saranno sempre diverse tra loro, contraddittorie e non finalizzate alla corretta informazione meteorologica ma solo alla ricerca di click attraverso titoli roboanti, previsioni esagerate ed esasperazioni. Per far capire quanto è grave la situazione faccio un esempio: nella giornata di ieri un sito privato ha emesso, per l’ennesima volta, un’allerta rossa per il Nord Italia malgrado un articolo del codice lo proibisca severamente, dato che l’allerta può essere emessa solo dalle autorità competenti. Altrimenti si rischia il reato di procurato allarme”. Nel caso in particolare della tragedia del Pollino, aggiunge Latini commentando le dichiarazioni del capo della Protezione Civile, Angelo Borrelli che ha espresso l’urgenza di una revisione del sistema di allerta meteo a livello nazionale, “speriamo che con la centralizzazione e il miglioramento dei sistemi di comunicazione delle allerta meteo su suolo nazionale, si possano evitare situazioni analoghe e nuove tragedie”.

 

ATTI INVIATI AL GOVERNO

Lunedì dovrebbe arrivare il fascicolo” dalla prefettura a cui “ho chiesto l’indagine amministrativa per dire al governo come sono andate le cose, cioè per capire chi doveva fare cosa e il meccanismo gestionale”. Lo ha detto il ministro dell’Ambiente Sergio Costa, interpellato sulla tragedia del Pollino nella trasmissione “L’aria che tira estate” su La7. Il ministro ha spiegato che questi chiarimenti servono anche perchè “altrimenti staremo sempre a ringraziare” i soccorritori mentre “dobbiamo arrivare prima, le emergenze non le voglio più vedere”. Costa ha aggiunto che per evitare incidenti e tragedie occorre il “buonsenso organizzato” cioè, “se il cittadino si trova in un luogo a rischio, deve avere il buon senso di andarci senza infradito. Poi il cittadino deve essere aiutato, io chiedo guide esperte e autorizzate che sappiano leggere i rischi e mettere in atto i meccanismi di tutela”. Il ministro ha rilevato che “abbiamo una protezione civile regionale e nazionale che funzionano bene, sono il fiore all’occhiello mondiale. La Protezione civile manda l’allerta ai Comuni e ad altri enti. Al prefetto ho chiesto se i comuni si sono dotati e come hanno declinato il piano di allerta” e “le indagini amministrative ci diranno qualcosa, vediamo come è declinato questo piano”.

 

Il Parco nazionale del Pollino, come richiesto nel corso della riunione del 21 agosto, ha trasmesso in data odierna al Ministro dell’Ambiente una dettagliata relazione sui compiti e sulle attività dell’Ente“. Lo riferisce una nota dell’Ufficio comunicazione Ente Parco nazionale del Pollino. “La relazione – è detto nella nota – partendo dalla finalità principale per cui è stato istituito il Parco ovvero, quella della tutela della biodiversità, oltre a descrivere il quadro normativo di riferimento, contiene un dettaglio sulle attività di tutela e conservazione che sono state effettuate nel sito stesso e chiarisce quello che è stata l’attività dell’Ente nel ‘Progetto Gole Sicure’ finalizzato, relativamente alle competenze del Parco, alla sostenibilità ambientale attraverso la mitigazione degli effetti della pressione antropica sulle Gole del Raganello”. “La stessa relazione – riporta ancora la nota – è stata inviata nell’ambito delle attività di carattere amministrativo al Prefetto di Cosenza, rimanendo a disposizione per ogni ulteriore e necessaria collaborazione”.

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