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Lettera al sindaco di Falconara: “Torremezzo che delusione, è un paese fantasma”
L’amara constatazione di una lettrice, proprietaria di una seconda abitazione a Torremezzo. L’appello al sindaco di Falconara, Ercole Conti “anno dopo anno, muore un pezzo di quella che per me e migliaia di cosentini era una seconda famiglia. Dell’icona turistica degli anni 90 non c’è più nulla. Si faccia qualcosa per evitare il definitivo declino”
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COSENZA – “Gentile redazione di QuiCosenza vogliate accogliere e pubblicare questa lettera che per la sottoscritta è la triste constatazione di quello che è diventato nel corso degli ultimi 15 anni Torremezzo di Falconara. Un paese fantasma, senza nessuna attrattiva, dove non si investe in nulla per arginare l’emorragia di turisti o invogliarli a trascorrere le vacanze. Purtroppo, la sensazione consolidata da tantissimi anni, è quella che ci si accontenta di quello che le casse comunali ricevono da noi contribuenti. A Torremezzo il 90% sono seconde abitazioni. Perché investire, se tanto i soldi relativi ai tributi mi arrivano lo stesso?
Era la fine degli anni 90 quando con mio marito, con sacrifici non indifferenti, decidemmo di acquistare a Torremezzo di Falconara Albanese una porzione di villetta bifamiliare tuttora di nostra proprietà. Eravamo giovani e avevamo pensato di offrire ai nostri figli, ancora ragazzetti, un’opportunità di vacanze serene, di divertimenti sani e tranquilli. Allora Torremezzo era così: viva, con tantissimi turisti, opportunità di svago e passatempi, soprattutto per i giovani e le famiglie. Insomma una località estiva molto ambita tant’è che un cosentino su due aveva (ed ha) una casa di proprietà.
Ma quella che a noi era sembrata un’oasi di serenità (ed obiettivamente lo era), nel corso degli ultimi 10/15 anni è diventata un deserto: case disabitate, viali vuoti e frequentati, specialmente di sera, solo da qualche anziano pensionato che, come noi, fa i soliti quattro passi per sgranchirsi le gambe, portare a spasso il cane o magari accompagnare il nipotino a comperare il gelato… sempre che nelle vicinanze vi sia un bar dove acquistarlo. E i giovani? Dove sono la sera? Dove sono i luoghi di aggregazione in cui una volta, si riuniva la meglio gioventù del luogo e dei paesi limitrofi? La Pro loco, Il Parco Fabiano, Il Miraggio e anche l’Acqua Park, che era rimasta l’unica attrattiva. E ancora, tutte quelle iniziative che servivano a raccogliere e far divertire i villeggianti. Oggi non esiste più niente.
Questo “paese” è diventato senza vita e i giovani (se ancora ne vengono) la sera si spostano verso altri lidi dove almeno c’è un ristorante o una pizzeria e qualche locale dove passare la serata qui ormai completamente assenti. La realtà è questa e vi invito a venire una sera a Torremezzo per costatare di persona la desolazione che c’è qui… e siamo a metà luglio, non certo a dicembre. Ormai le coppie giovani, ma anche le famiglie scelgono luoghi di vacanze decisamente più invitanti dove portare i propri figli, dove si investe per i turisti dove vi sono negozi, bar accoglienti e non si è obbligati a portarsi dietro denaro contante perché i negozianti sono tutti sprovvisti di POS.
Sig. Sindaco, qui non è rimasto più niente, solo una lunghissima spiaggia dove una volta c’erano le docce per rinfrescarsi dopo il bagno, ma anche quelle sono morte e con loro le passerelle di mattoni che arrivavano appena a metà spiaggia, ma che almeno facilitavano la discesa di anziani e disabili. Mi potrà obiettare: “sono stati creati 5 lidi”. Ma davvero Lei può pensare che tutti hanno la possibilità economica di frequentarli?
Caro Sindaco, noi ancora si continua a venire ogni anno anche se solo per un mese e, purtroppo, si continua a pagare tutte le spese relative alla seconda casa… e come ben sa non sono poche: acqua, IMU, Tarsu e depurazione degli scarichi fognari, anche se il nostro condominio, regolarmente adeguato, non è stato allacciato alla rete fognaria dal Comune. Rifletta Sindaco forse in futuro con un po’ di buona volontà e coscienza potrebbe migliorare la situazione mettendo in atto qualche strategia come si fa in tutti i paesi della costa tirrenica e jonica e non mancherà modo a Lei ed alla Sua Amministrazione far rinascere la VITA in questo luogo che i suoi concittadini, votandola, Le hanno affidato”.
Vi ringrazio per avermi “letto” e le assicuro che il mio vuole essere solo uno stimolo dettato dall’amarezza con la speranza che non tutto sia perduto e Torrmezzo possa, almeno in parte, tornare ad essere attrattiva turistica.
Lettera Firmata
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