Filippelli-Scopelliti: “tweet” di fuoco

COSENZA – Quando la polemica infiamma il web. L’utilizzo dei più famosi social network non è solo legato a momenti di svago e alla soperta di varie novità sul mondo degli internauti, ma è anche un luogo, abbastanza frequentato, dove si veicola politica e comunicazione.

Michele Filippelli, giovane e stimato professionista cosentino, infatti, ha “twittato” con il governatore della Calabria Giuseppe Scopelliti. Il profesisonista cosentino, tra l’altro presidente nazionale di Difendiamo la Libertà, ha, nei suoi commenti, evidenziato alpresidente dlla Regione Calabria, finito nell’occhio del ciclone nell’occhio del ciclone da quando è stato commissariato per mafia il comune di Reggio Calabria. Da più parti in questi giorni si chiedono le dimissioni di Scopellitti, visto che la municipalizzata per la raccolta dei rifiuti, la Leonia, al centro di uno scandalo perché pare controllata dai boss della ndrangheta, fu istituita proprio nel 2007, durante l’amministrazione Scopelliti. Pungolato su queto argomento e su altri di natura strettamente politica, Scopelliti non ci ha messo tanto a rispondere. «Non credo sia stato un bell’esempio di democrazia e di buona politica, mentre io – precisa Filippelli – mi sono limitato ad esporre dei fatti e a evidenziare alcune precise responsabilità, riconducibili alla gestione politica dell’Ente Comune e della Regione Calabria, il governatore, anzichè scegliere, come credevo fosse naturale e doveroso, visto il suo ruolo istituzionale e di alto profilo pubblico, rispondermi, anche con toni accesi, su questioni politiche, ha preferito offendermi, sul piano umano e personale. Certi atteggiamenti non amo commentarli, al primo ed unico posto di una dialettica politica devono esserci i problemi dei calabresi; tali problemi, spesso quotidiani, rappresentano l’interesse superiore di un politico. Tutto il resto è chiacchiera».