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Buio sul mercato delle due ruote

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Buio sul mercato delle due ruote

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I dati delle immatricolazioni di agosto comunicati dall’ANCMA confermano uno scenario ancora molto difficile per il mercato dei motocicli:

nel mese sono state immatricolate 11.101 unità con un calo del 16,7% rispetto allo stesso mese del 2011. Il risultato di agosto (che pesa circa il 5% sul totale annuo) porta il consuntivo dei primi otto mesi a 170.536 veicoli, con una diminuzione del 17,9% sullo stesso periodo dell’anno scorso. Se si considerano anche i 50 cm3, il risultato complessivo è di 208.302 veicoli, con un calo del 20,5%. Tornando ai dati del mese appena chiuso, la situazione più pesante appare proprio quella dei “cinquantini” che, con appena 3.424 unità, registrano un calo anno su anno del 34,5%. Molto negativo anche il mercato delle moto (2.828 unità), che scende del 26%. Relativamente meno preoccupante, invece, è il risultato degli scooter, che registrano nel mese 8.279 esemplari e un -12,9%, ma solo grazie al contributo del mega-contratto per i mezzi da 125 cm3 delle Poste Italiane, che vale complessivamente 15 mila veicoli e che si fa sentire anche sul consuntivo annuo del sub-segmento: 48.702 unità e +9,1%. In crisi drammatica appaiono gli scooter da 250 cm3 (-45,4% e appena 6.324 immatricolazioni), mentre si conferma l’exploit dei “maxi” da oltre 500 cm3, che si impennano a 11.868 pezzi con un incremento che supera il 571%. Relativamente agli altri veicoli immatricolabili, nel periodo gennaio-agosto sono le moto a soffrire di più: quelle con cilindrata oltre 1.000 cm3 scendono del 30,8% a 14.576 unità, mentre quelle da 800 a 1.000 cm3 crollano ancora di più, a -33,3% (12.286). Per quanto riguarda le altre fasce di cilindrata, le medie cubature da 650 a 750 cm3 registrano un -18,2% (10.973 esemplari immatricolati), le 600 crollano del 51,4% (2.780), le 300-500 scendono del 17,9% (3.179), le 250 del 28,3% (1.327) e le 125 del 26,6% (3.697). Considerando le moto per tipologia, il sub-segmento maggiormente in difficoltà appare quello delle “naked” che, con appena 14.719 unità in otto mesi, registrano un -36,6%. Tra i motivi delle perduranti difficoltà del mercato, il presidentte di Confindustria ANCMA Corrado Capelli cita le politiche fiscali del governo che, come del resto avviene per il settore auto, “aumentano le spese di gestione” e provocano “impennate schizofreniche e ingiustificate del costo dei carburanti”, accentuando la spirale recessiva. “”Senza una precisa volontà di rilancio e interventi seri – ha commentato Capelli – non si intravedono modifiche nel panorama economico. Le decisioni in termini di riduzione della pressione fiscale, la disponibilità di credito a condizioni favorevoli e le facilitazioni per l’impiego dei giovani non sono più differibili. Tutta la filiera del settore – ha concluso – è in una situazione critica e senza un’inversione di tendenza non sarà possibile salvaguardare i livelli occupazionali. Siamo a disposizione delle istituzioni centrali e locali per intraprendere tutte le attività che possano restituire alle due ruote il ruolo da protagonista nella mobilità sostenibile”.

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