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I giornalisti assunti dalla Regione Calabria senza concorso guadagnano più di un dirigente medico

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I giornalisti assunti dalla Regione Calabria senza concorso guadagnano più di un dirigente medico

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ROMA – Al Senato è già stata presentata un’interrogazione per chiedere il licenziamento degli addetti stampa della Regione Calabria.

Si tratta di Oldani Rocco Mesoraca, Romano Pitaro, Gianfranco Manfredi, Cristina Cortese, Laura Lombardo e Filippo Diana. Nove senatori del Movimento cinquestelle, primo firmatario Nicola Morra, hanno rivolto un’interrogazione al Presidente del Consiglio, al Ministro per la Funzione Pubblica e al Ministro dell’Economia, per chiedere “quali iniziative intendano intraprendere sulla grave vicenda dei due uffici stampa del Consiglio regionale e della Giunta della Calabria“. Nell’interrogazione i senatori mettono in evidenza, come dalle ispezioni ministeriali sia risultato che il capo ufficio stampa della Giunta Regionale, Rocco Oldani Mesoraca, si sia dimesso dalla pubblica amministrazione nel 1995 e sia stato assunto a tempo indeterminato con una lettera dall’allora Presidente della Giunta Regionale in violazione degli artt 3 e 97 della Costituzione. “Lo stesso Mesoraca è stato incredibilmente considerato di ruolo- afferma Nicola Morra- dal presidente Mario Oliverio che lo ha trasferito all’ufficio stampa in pianta stabile. I cinque giornalisti dell’ufficio stampa del Consiglio regionale della Calabria, Romano Pitaro, Gianfranco Manfredi, Cristina Cortese, Luisa Lombardo e Filippo Diana –prosegue Morra- non hanno mai superato una selezione pubblica, nemmeno riservata, e sono stati assunti a tempo indeterminato in barba a tutte le leggi sull’accesso nella pubblica amministrazione”.

 

Morra e gli altri senatori di Cinquestelle chiedono al Governo di “verificare il possesso dei requisiti dei giornalisti” e di procedere al licenziamento con la richiesta di danno erariale anche per gli amministratori e i dirigenti che hanno consentito questo stato di cose nonchè di valutare il recupero delle somme percepite. Oldani Mesoraca “con la nuova assunzione – si legge nel testo dell’interrogazione – è transitato dalla categoria C riservata agli impiegati all’incarico di giornalista retribuito come vicecaporedattore prima e caporedattore poi, pur non essendo di ruolo; con decreto del 27 gennaio 2015 il dipartimento del personale della Regione Calabria ha trasferito il dottor Mesoraca all’ufficio stampa considerandolo dipendente di ruolo, pur essendosi dimesso; inoltre, i 5 giornalisti dell’ufficio stampa del Consiglio regionale risultano tutti di ruolo pur non avendo mai superato una selezione pubblica. La loro retribuzione media netta annuale – è scritto nell’interrrogazione – supera gli 80.000 euro, in pratica molto di più di quanto non guadagni un dirigente medico di secondo livello, con un costo complessivo per l’erario di oltre un milione di euro annui. La relazione del Ministero dell’economia ha evidenziato l’illegittimità di queste posizioni a cui vanno aggiunte quelle di altri collaboratori assunti a tempo determinato, sia durante la gestione di Giuseppe Scopelliti, sia in quella attuale, in palese violazione dell’art. 6 del decreto legislativo n. 165 del 2001 e cioè senza alcuna evidenza pubblica preventiva, senza definizione degli incarichi e della loro durata la cui natura, per genesi giuridica, è eccezionale e non immanente”.

 

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