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La città del Carnevale dichiara aperta la crisi del Catanzaro
 
																								
												
												
											CATANZARO – “Partita alla nostra portata, serve cattiveria”, dichiarava Ciccio Cozza prima di affrontare il Viareggio in trasferta,
e la cattiveria c’è stata, peccato fosse quella degli avversari. Una partita inguardabile per quanto riguarda la performance dei giallorossi, che hanno fallito sotto tutti i punti di vista. È crisi profonda. Dei giocatori in primis, smarriti, disordinati, fallosi e l’espulsione di Ulloa che a causa del suo atteggiamento irruente lascia la squadra in dieci, sul 2-1, proprio quando un uomo in più avrebbe potuto cambiare le sorti di una catastrofe, chiarisce lo stato d’animo delle Aquile. Gioco lento e prevedibile, confusione a centro campo, insomma un disastro sotto tutti i punti di vista. Non basta il gol marcato su rigore da Fioretti, perché se vuoi essere un attaccante importante devi segnare durante il gioco. E comunque non basta. Se fosse finito sull’uno pari, probabilmente, non si sarebbe parlato della crisi che è chiara in casa giallorossa, i soliti discorsi sul faremo di più oggi non bastano, perché c’è da fare molto di più. Cozza con la trasparenza che lo contraddistingue non le manda a dire “allo stato attuale dobbiamo lottare per la salvezza”. Obiettivi non più ambiziosi, dunque, per la Aquile, che in questa prima fase di campionato si trovano a rincorrere tutte le altre e fanno anche fatica a farlo. Insufficienti le prestazioni di ogni giocatore e questo un tecnico non può non notarlo. Insufficiente anche lo stesso Cozza, che merita un 8 per obiettività, ma per il resto fallisce su tutta la linea. “Il Catanzaro più brutto che abbia mai visto” ha dichiarato Cozza scusandosi con la tifoseria, forse l’unica nota positiva è che peggio di così non si può fare. Non ci sono arbitri su cui scaricare la responsabilità e accorgersi alla sesta di campionato che probabilmente gli uomini scelti per la formazione titolare sono quelli sbagliati è grave. L’unica analisi concreta da fare? Tre sconfitte, due pareggi ed una vittoria, a questo punto illusoria nel primo turno, che proprio mettono il club giallorosso in una situazione nera. I numeri non favoriscono il Catanzaro, e anche se su molti giornali le pagelle sono morbide, con sufficienze che piovono, per la buona volontà, c’è da porsi una domanda: di quale buona volontà si parla? Forse quella nel perdere. “Migliore in campo Fioretti”, solo perché ha fatto un gol su rigore ed il suo dovere in attacco? Tutti hanno lasciato la grinta a casa, Fioretti l’ha dimenticata sotto l’Altare della Patria, gli altri forse non riescono più a trovarla.
 
                         
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
		
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