Area Urbana
Servizio accompagnamento dializzati a rischio sospensione: ritardo nei pagamenti
Le Associazioni vogliono sospendere il servizio a causa dei mancati stipendi. Dal dg Mauro ancora nessuna parola
COSENZA – “Il ritardo nel pagamento, da parte dell’ASP di Cosenza, delle spettanze dovute alle associazioni per il servizio di accompagnamento dei pazienti sottoposti a dialisi – si legge in una nota – assume, sempre più, la connotazione di un problema che sembra si sia aggravato, settimana dopo settimana, vista l’impossibilità dell’azienda sanitaria di procedere alla liquidazione degli importi benché pressoché irrisori. Tale condizione, ormai nota da tempo, tuttavia rende più attuale che mai il rischio di una sospensione e comunque di una problematica gestione del servizio tanto più che l’azienda sanitaria, a fronte dei numerosi mesi da rimborsare, pare abbia deciso di procedere alla liquidazione di un solo mese arretrato. Tale condizione sembra mettere in luce alcuni aspetti particolari quali da un lato l’impegno di speso assunto dall’ASP per la gestione del servizio e la dubbia disponibilità delle somme impegnate e dall’altro il contrasto della gestione ASP con le varie affermazioni che il presidente Oliviero sta esternando nelle ultime settimane visto che la gestione di un servizio semplice benché delicato e costo zero rispetto alle spese ASP dipende esclusivamente dalla direzione generale che, così, mette in ombra quanto affermato da Oliverio. Il direttore generale Mauro non è nuovo, d’altra parte, nell’agire in direzione opposta alla politica esternata del presidente Oliverio ma fin qui tutto secondo la tradizione dell’ASP di Cosenza, che resta con le casse a secco per piccoli ma importanti servizi e spende senza ritegno per incarichi inutili, se non fosse che la mancanza di tale liquidazione metterebbe a repentaglio il buon funzionamento del servizio che, se gestito dalla stessa ASP in proprio, costerebbe almeno quattro volte tanto rispetto al costo attuale.
Intanto iniziano a circolare le voci della sospensione del servizio, da parte di una o più associazioni che svolgono il servizio, fino alla liquidazione dei rimborsi che permetterebbe di continuare a sostenere le spese di un servizio che vede anticipate dalle stesse onlus, per mesi e mesi, tutte le spese di gestione di un servizio che, alla fine, la stessa ASP sembra cercare di far bloccare nella sua esecuzione. Sembra, tuttavia, che il problema della gestione del servizio, di difficile organizzazione in caso di sospensione da parte di una o più associazioni, non importi assolutamente l’ASP di Cosenza e i suoi uffici e meno che mai l’ufficio di Gestione delle Risorse Economiche e Finanziarie diretto dalla dottoressa De Ciancio considerata la mancata soluzione del semplice problema; eppure la De Ciancio non è nuova alle cronache giornalistiche viste le numerose indagini svolte soprattutto dalla Guardia di Finanza presso l’azienda sanitaria cosentina che l’hanno vista coinvolta in prima persona nel suo ruolo.”
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