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L’Asp di Cosenza da oggi sospende il servizio a domicilio di cure palliative e terapia del dolore
COSENZA – A pagarne le spese sarà ancora una volta chi ha la sfortuna di essere malato.
L’ASP di Cosenza infatti, nella persona del direttore generale facente funzioni, Luigi Palumbo, ha deciso di sospendere il servizio di cure palliative e terapia del dolore ai domiciliari per i malati terminali affidata ad alcune cooperative dopo l’esternalizzazione decisa negli anni scorsi. E così da oggi, i malati terminali del territorio cosentino non riceveranno neanche l’assistenza domiciliare mentre le cooperative responsabili della distribuzione dei farmaci palliativi, si sono rivolte al neo commissario alla salute, Massimo Scura che solo nei prossimi giorni si insedierà a Catanzaro presso il dipartimento alla sanità della regione. La giustificazione del dg sarebbe legata ai tagli sulle spese che l’Asp sarebbe costretta a fare, ma in questo caso non è stato presa probabilmente in considerazione la gravità della privazione di questo servizio.
In merito sono insorti non solo i familiari dei pazienti ma anche le forze politiche come il Pse di Cosenza che lo ha definito “un fatto gravissimo poiché il servizio cancellato con un tratto di penna da un manager precario assicurava l’assistenza ai malati terminali inseriti in percorsi diagnostici e terapeutici e dava lavoro ad oltre 25 professionisti tra medici, psicologi, infermieri e operatori socio-sanitari”. “Il Pse si unisce al coro di critiche sollevate dai familiari dei malati conscio degli effetti potenzialmente devastanti che la brusca interruzione del servizio potrebbe avere sui malati terminali. Sul piano istituzionale si richiede la sospensione del provvedimento e la convocazione di una sede di confronto con tutte le parti interessate al fine di trovare una soluzione che non sacrifichi ulteriormente i cittadini già colpiti da gravi patologie”. Anche Franco Corbelli di Diritti Civili ritiene vergognosa questa decisione: “Come si può pensare di sospendere le cure domiciliari ai malati terminali? Mi auguro che immediatamente verrà annullato questo provvedimento e che il nuovo commissario inizi da subito ad occuparsi di queste priorità ed emergenze e di far rispettare i diritti dei malati. Non c’è piano di rientro che possa giustificare un simile abuso, una così grave violazione dei diritti delle persone malate”.
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