Rende: la preside minaccia di far sgomberare il centro sociale nato nella succursale abbandonata

RENDE – A rischio tutte le attività organizzate all’interno dello Sparrow dalla palestra autogestita agli orti urbani. 

“È di questi giorni la notizia dell’apertura di un tavolo tecnico alla Prefettura di Cosenza in vista dello sgombero dello SpArrow, spazio precario autogestito – spiega in una nota il collettivo di attivisti – nato a maggio 2013 nei locali dell’ex succursale del Liceo Scientifico Pitagora a Rende, per l’iniziativa di un gruppo di precari e studenti. L’obiettivo è stato quello di dar vita ad uno spazio sociale che potesse essere liberamente vissuto e attraversato da quella vasta composizione giovanile, studentesca e precaria, che popola l’area urbana cosentina e in particolare il quartiere di Commenda. Nei due anni di autogestione, l’obiettivo di stimolare e sperimentare forme di libera aggregazione e socialità è stato perseguito attraverso una lunga serie di iniziative contro-culturali e di contro-informazione, momenti di dibattito pubblico, presentazioni di libri, spettacoli teatrali, cineforum, concerti, feste, cene sociali. A giugno 2014, lo SpArrow ha organizzato un festival contro-culturale con l’esposizione della mostra BHAP (Beat Hippy Autonomi Punk) sulle controculture e i movimenti tra gli anni ’60 e gli anni ’80, durata dieci giorni.

Da settembre 2014, con nuove energie, nelle aule del centro sociale hanno preso vita alcuni progetti importanti come la palestra autogestita, la biblioteca, la sala prove, lo skate park, la sala yoga e l’orto urbano, rendendo di fatto lo SpArrow un centro pulsante della socialità del quartiere, frequentato da persone di tutte le età e di tutta l’area urbana. Il tutto, ci teniamo a sottolineare, interamente basato sull’autofinanziamento e l’impegno individuale, senza alcun finanziamento pubblico. Di fronte alle energie che lo SpArrow è stato capace di esprimere, l’intenzione di sgomberarlo ci appare un attacco ‘debole’ da parte di istituzioni incapaci di gestire i movimenti sociali al di là delle classiche dinamiche repressive e di ordine pubblico.

Particolarmente singolare è che a premere per lo sgombero con motivazioni didattiche e di ordine pubblico sia proprio la Dirigente Scolastica del Liceo Pitagora. Prima dell’occupazione, la struttura era stata lasciata all’abbandono e all’incuria e, tuttavia, dopo l’occupazione la preside ha continuato a spacciarla nei documenti come sede di “attività sportive e laboratoriali”, nonostante il laboratorio informatico sia stato interamente recuperato dal personale scolastico e riportato al plesso principale della scuola, mentre di attrezzature sportive non ce n’è mai stata traccia. Convochiamo pertanto una conferenza stampa per martedì 10 marzo alle ore 16:30, a cui invitiamo a partecipare anche le istituzioni interessate, la Dirigente Scolastica Policicchio e il Sindaco di Rende Manna”.