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Formula 1: Vince Vettel, Alonso fuori gara. E’ di Massa il sorriso Ferrari
 
																								
												
												
											SUZUKA – Quella leadership che scricchiola– Giornata da dimenticare per Fernando Alonso. A Suzuka, nel Gp di Giappone, la sua rincorsa al mondiale subisce un durissimo stop, dopo l’uscita di scena al primo giro della sua Ferrari. Ne approfitta Sebastian Vettel, che domina dall’inizio alla fine e porta a casa la vittoria. Ora nella classifica piloti il tedesco è a soli 4 punti dal ferrarista, a cinque gare dalla fine. Massa invece sorprende: dal decimo posto, chiude secondo e conferma la competitività della vettura. Sul podio anche Kobayashi, Hamilton è quinto dietro Button.
 PARTENZA SHOCK La partenza è confusa e c’è subito groviglio alla prima curva. Alonso rischia ed entra all’esterno, ma viene toccato da Raikkonen: gomma forata, testacoda e per lui gara finita. Anche Rosberg rimane coinvolto nell’incidente, mentre Webber è urtato dalla Lotus, in questo caso quella di Grosjean (a cui poi verrà inflitto uno stop&go). Il pilota australiano è però in grado di continuare la gara, anche se riparte in fondo al gruppo. Entra subito la safety car, poi dopo un paio di giri inizia la gara vera. Vettel mantiene la prima posizione, seguito da Kobayashi, Button e Massa, mentre Hamilton è settimo (poi recupererà) dietro Raikkonen e Perez.
MASSA INSEGUE Indisturbato, Vettel fa la sua gara e aumenta il vantaggio su Kobayashi giro dopo giro. Intorno al quindicesimo giro rientrano per il cambio gomme prima il giapponese, Button, Perez (scatenato), poi Vettel e Massa che passa al secondo posto. I due piloti riescono a mantenere le prime posizioni anche dopo il pit stop, con il brasiliano che prova a spingere e Kobayashi in terza posizione. Non ce la fa Perez: forse troppo irruente il messicano, che nel tentativo di sorpassare Hamilton va in testacoda al tornantino ed esce dalla gara.
 AL TRAGUARDO Vettel e Massa hanno un passo nettamente migliore rispetto agli altri e solo il ferrarista riesce a mantenere la pressione sul tedesco della Red Bull, che comunque mantiene sempre un netto margine di vantaggio. Alla fine saranno più di venti i secondi di distacco, mentre l’unico brivido del finale di gara è l’inseguimento di Button su Kobayashi, che difende strenuamente il terzo posto. Da segnalare anche la rimonta di Schumacher che dalle retrovie arriva decimo.
L’entusiasmo è evidente e non potrebbe essere altrimenti: «E’ un sogno poter guidare una macchina così». Sebastian Vettel, commenta così il successo nel Gran Premio del Giappone, che lo ha portato a soli quattro punti dalla leadership in classifica. «Sono partito molto bene ed è stato importante. Ho visto una Ferrari fuori e solo dopo, quando ho visto che dietro di me c’era Massa, ho capito che era andato fuori Alonso», spiega il tedesco della Red Bull.
SOGNARE Dal podio, subito dopo la premiazione, Vettel ringrazia il pubblico, non solo quello giapponese: «L‘atmosfera di ogni gara è incredibile, rendete il nostro lavoro speciale». Poi elogia il team: «Ringrazio la squadra e quelli che hanno spinto tanto in questi mesi. Quando un pilota sogna, lo fa pensando a una macchina come quella che ho io. Per questo c’era così tanto divario con le altre».
Un piazzamento importantissimo, forse fondamentale per le sorti del suo rinnovo con la Ferrari. Felipe Massa festeggia il secondo posto a Suzuka, un ritorno sul podio atteso per due anni. Una gioia che non viene smorzata dall’uscita di scena di Alonso, oggi subito out dopo la partenza: «Mi spiace per Fernando – ha detto Massa sul podio – Ma questa era la mia gara e ora mi godo questo podio».
FERRARI AL PASSO «E’ stato fantastico partire dalla decima posizione e arrivare davanti – continua il brasiliano – Abbiamo avuto qualifiche sfortunate, ma ero sicuro di poter arrivare tra i primi cinque». La Red Bull di Vettel oggi era irraggiungibile, ma il ferrarista è riuscito a sfruttare al massimo la sua vettura: «Alla partenza ho avuto fortuna, visto l’incidente, poi il passo della macchina è stato molto buono e sono riuscito a superare sia Button che Kobayashi».
 
 
                         
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
		
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