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Juniores: Cosenza sempre più capolista

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Juniores: Cosenza sempre più capolista

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COSENZA – Quattro, dodici, quattordici, due. E’ questa la quaterna vincente, centrata dalla Juniore della Nuova Cosenza Calcio, nel suo campionato di appartenenza. A cadere sotto i colpi degli Lupacchiotti di mister Trocini è stato il Biscegle, anche se c’è voluto il miglior Cosenza,

uno strepitoso Naccarato e un superlativo Fabiano, per aver ragione degli avversari. Mister Di Palma, trainer dei pugliesi, disegna in campo una squadra che, sin dal fischio d’inizio, imbriglia i padroni di casa, non permettendogli di comandare il gioco. Il Cosenza, nonostante, l’asfissiante marcatura del Bisceglia, non si scompone, usa la testa, cerca di penetrare nell’area avversaria facendo girare molto la palla. L’undici pugliese passa. Il cronometro segna il 15′. Abbinante, auentico metronomo del centrocampo avversario, sfrutta al meglio un calcio piazzato da lui stesso procuratore, disegnando dai venticinque metri, una “maligna” traiettoria che sorprende Fabiano, fissando l’1-0. Mister Trocini, smanioso in panchina, incita i suoi a non mollare, a non innervosirsi. L’allenatore silano, infatti, capisce bene che contro il Bisceglie sarà dura. Ci vorranno testa, cuore e gambe, nonché un pizzico di fortuna. Ed è proprio mettendo in campo questa filosofia tattica che, tre minuti dpo il vantaggio degli avversari, i Lupacchiotti acciuffano il pareggio. Corre il 18′, Libertini, capace di far ammattire con la sua velocità e il gioco di gambe gli avversari, semina il panico negli ultimi sedici metri. Per fermarlo ci vogliono le maniere forti. Tanto che viene atterrato in area di rigore. Naccarato, come detto in giornata di grazia, si prende la responsabilità del penalty, infilando Antonino, con un tiro di chirurgica precisione. I tifosi del Macrì salutano con scroscianti applausi il pari. L’1-1, galvanizza il Cosenza, che continua a macinare gioco sulle fasce e, con il passare dei minuti, complice anche il nervosismo di alcuni giocatori del Bisceglie, domina le redini dell’incontro. Dopo un paio di tentativi, andati a vuoto per eccesso di sicurezza degli attaccanti silani e per bravura della difesa avversaria, il Cosenza, mette la freccia e sigla il gol del sorpasso. Ancora una volta il guizzo vincente è di Naccarato. Il centrocampista, prende palla e dal limite dell’aria fa partire un tiro al volo che fulmina il pipelt avversario. Il gol del raddoppio stende psicologicamente il Bisceglie che, rientra negli spogliatoi a testa bassa. Nella ripresa la situazione tattica cambia. I pugliesi, ancora storditi per lo svantaggio, entrano in campo e giocano una gara tattica, molto ordinata e al tempo stesso rinunciataria, scegliendo la strada del meglio non prenderle. Trocini cambia qualcosa nel suo scacchiere tattico, in un paio di minuti deve rinunciare, infatti, a Naccarato, Libertini e Pellegrino. L’uscita di Naccarato, porta sugli scudi il centrocampista Morelli, altro goiello di casa Cosenza. E’ lui infatti a dare una scossa ai compagni, spaventando in più di una circostanza gli avversari, con giocate sopraffini che deliziano i tifosi in tribuna e fanno venire gli incubi a Di Palma e al suo undici. Il gol del 3-1 è uno di quei sigilli da antologia del calcio. I Lupacchiotti disegano una di quelle giocate magiche che è un bel vedere, Akuku e Magarò, confezionano un assist per Morelli che, senza pensarci, capitalizza in rete lo schema tattico. Il Cosenza, un po’ in debito d’ossigeno, rallenta la sua manovra, cercando di addormentare il gioco e far passare gli ultimi minuti senza correre rischi. Ma il Bisceglie non intende accettare il ruolo di vittima sacrificale e decide di spingere sull’acceleratore per riaprire la partita. Il gol è nel’aria e, come un maledetto presagio, si materializza a dodici minuti dal triplice fischio finale. Il Bisceglie colleziona un’infinità di corner che, per fortuna dei padroni di casa, vengono scacciati dall’area. Miccoli, però, in una delle sue incursioni, si procura una punizione. L’attaccante pugliese disegna una traiettoria che si stampa su un braccio della dfesa silana. Gli avversari chiedono il rigore, l’arbitro dice di continuare. Il pallone di rimbalzo termina sui piedi di Campana che accorcia le distanze fissando il risultato sul 3-2. Fino alla fine il Bisveglie prova ad agguantare il pareggio in extremis. Ma un ottimo Fabiano dice, in almeno due circostanze, no alla conclusione degli avversari. Al tripluce fischio finale è festa in campo e sugli spalti. Il Cosenza vince, convince e diostradi spaer soffrire. Il primato in classifica è più che meritato.

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