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Sindacato calabrese ‘tira le orecchie’ ad Oliverio: ‘E’ il vuoto su lavoro, sanità e turismo’
COSENZA – In una lettera aperta viene sottolineata l’incongruenza tra quanto dichiarato in campagna elettorale e l’immobilismo della nuova Giunta.
I punti sui quali il sindacato intende porre l’accento sono tre: sanità, lavoro e turismo.
SANITA’
“Non potevamo non iniziare questa missiva parlando di sanità, – scive in una nota l’Unione Territoriale del Lavoro UGL di Cosenza – una problematica che in campagna elettorale è stato il “leit-motiv” trattato da Lei insieme ai Suoi compagni di lista e di cordata con critiche feroci contro chi ha retto in precedenza le sorti della Regione. Sono trascorsi circa 4 mesi dal Suo insediamento e la sanità offre uno spaccato ancora più vergognoso, nonostante il Governo nazionale con le sue passerelle elettorali abbia promesso il proprio aiuto per eliminare le tante negatività presenti sul territorio. Lei insieme ai fedelissimi del PD e agli alleati sotto traccia chiede in modo pressante di avere la nomina di Commissario per governare la sanità in Calabria: non abbiamo capito ancora che la sanità non può né deve continuare ad essere un “business” per qualche ceto partitico e molto di più lo deve capire Lei.
La sanità in Calabria per ben funzionare deve essere governata da un’authority indipendente e non da qualche appendice di quei partiti, che hanno dimostrato sul piano gestionale solo voracità insanziabile, sete di potere e di poltrone; un’authority con carta bianca, capace di non subire pressioni di alcun genere ma soprattutto di alcuni politici, che hanno fatto sulla sanità le loro fortune elettorali. Un’authority che sia in grado di risolvere i problemi dei reparti chiusi o resi marginali, con accorpamenti di ospedali fatti in modo illogico e quasi punitivo e con carenza di organici, di assumere gli operatori sanitari per i loro meriti e non per le loro appartenenze partitiche e sindacali e, poi, finalmente che si adoperi per operare tagli in presenza solo di evidenti sprechi ed invece si impegni ad immettere qualità nei servizi.
LAVORO
“L’Ente Regione e Lei lo sa bene, – scrive l’UGL – governato da coalizioni di centro-destra e centro-sinistra, non è riuscito a creare un solo posto di lavoro ne a richiamare investimenti nazionali ed internazionale: è stata favorita soltanto l’occupazione “ad personam” oppure “ad usum delphini” così come è accaduto con i famosi Concorsoni-burla di qualche anno fa. Poi, la creazione di carrozzoni di sapore elettoralistico e inciuciario persino con fondi europei, per poi vederne subito la chiusura per fallimento o per intervento dell’autorità giudiziaria. Agricoltura, commercio, artigianato, piccola e media industria, trasporti, telecomunicazioni, edilizia, diritto allo studio, sono i campi nei quali l’Ente Regione può intervenire sollecitamente senza attendere aiuti dall’alto. L’Ente Regione a questo punto svolga il ruolo di coordinamento anche attraverso leggi mirate a favorire l’interscambio con altri paesi, soprattutto quelli che si affacciano sul mediterraneo, e, quindi la creazione di posti di lavoro. Chiami Lei a raccolta non solo i partiti o i sindacati, che spesso tergiversano per motivazioni recondite, ma la popolazione per renderla edotta dei suoi intendimenti rivolti a dare un volto nuovo alla Calabria, costretta a subire ancora una volta un governo, dove non manca qualche indagato o rinviato a giudizio”.
TURISMO
“Ma è mai possibile che la Calabria non possa vivere di turismo, nonostante i tanti km di coste e la bellezza naturale delle nostre catene montuose? – chiede il sindacato – Anche in questo campo negli anni precedenti non è stato fatto nulla, solo poster accattivanti con didascalie ridicole, mentre la condizione ambientale veniva deturpata e, poi, proclami e parole a iosa; non c’è stata una politica progettuale intesa a promuovere i nostri beni storici, archeologici, urbanistici, artistici, né ad intessere rapporti concreti e proficui con altri paesi europei o extra europei. Siamo stati capaci persino di negare per eccessivo narcisismo o ignoranza la presenza dei Bronzi di Riace per una loro esposizione momentanea all’Expo di maggio, che avrebbe dato un grande contributo alla conoscenza della regione Calabria , vera miniera di arte antica e moderna.
I turisti vogliono conoscere il nostro mare veramente pulito e le nostre montagne piene di profumi, vogliono conoscere la nostra cultura, i nostri percorsi paesaggistici e persino anche quelli religiosi, vogliono conoscere la nostra storia, ma anche quella albanofona e occitana, vogliono conoscere i monumenti e i reperti archeologici che hanno dato lustro alla nostra regione, vogliono conoscere l’animo schietto ed ospitale dei calabresi. Ma per un richiamo di turismo, è necessario che l’Ente Regione, da Lei presieduto, cambi totalmente il modo di pensare il turismo, come accade attualmente: bisogna offrire, prima di tutto, servizi adeguati con prezzi non da salasso, funzionalità effettiva dei depuratori, alleggerimento della tassa di soggiorno, apertura ma non a tempo di musei, chiese e delle botteghe artigianali, spazio all’agriturismo di qualità, politica dei trasporti per via aerea, stradale, ferroviaria più funzionale e più consona per i tempi odierni”.
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