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Pellet fantasma rintracciato ed arrestato il cosentino che truffò Piemonte e Val D’Aosta
TORINO – Si pensava fosse fuggito in Brasile dopo aver truffato un migliaio di famiglie incassando circa due milioni di euro.
Il commerciante ventiquattrenne, sul quale pendono almeno 300 denunce in tutta Italia, è stato arrestato dalla Guardia di Finanza. Bancarotta fraudolenta il reato contestatogli dal pm Eugenia Ghi, titolare dell’inchiesta. Il giovane nonostante avesse pubblicato sul suo profilo facebook diverse foto da spiagge caraibiche, forse per depistare gli inquirenti, è stato rintracciato nel cosentino. Secondo gli inquirenbti avrebbe venduto diversi chili di pellet senza mai effettuare le consegne che sarebbero dovuto avvenire in Piemonte e Valle D’Aosta. Parte degli incassi sarebbero stati utilizzati per l’acquisto di un immobile, posto sotto sequestro con alcuni conti correnti. ll commerciante torinese vendeva a prezzi vantaggiosi rispetto a quelli di mercato il combustibile al fine di accaparrarsi il maggior numero di clienti.
L’inchiesta, portata avanti anche con il contributo dei carabinieri della stazione di Torino Borgata Lingotto, è scattata lo scorso Ottobre, quando decine di clienti che dovevano ritirare il pellet, commercializzato sul web, hanno trovato la sede della ditta di Torina chiusa e le dipendenti scomparse nel nulla. Gli accertamenti della guardia di finanza hanno consentito la ricostruzione della movimentazione del denaro incassato dagli ignari clienti. Gli acconti, e talvolta persino i saldi, versati dai clienti venivano rapidamente fatti transitare dal commerciante su altri conti correnti per essere poi spesi per fini ben diversi dall’acquisto di pellet. Da quanto ricostruito dagli inquirenti, perfino i piccoli quantitativi di pellet in esposizione nel negozio erano stati pagati più del prezzo di vendita. Una conferma, secondo le fiamme gialle, dell’intenzione del commerciante di non onorare gli impegni.
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