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I lampioni non funzionano, segnalazioni ai call center di Enel Sole cadono nel vuoto
 
																								
												
												
											COSENZA – A denunciare la problematica è il consigliere del Comune di Cosenza Sergio Nucci.
“Sarà capitato anche a voi di rivolgervi ad Enel Sole, – scrive il politico in qualità di utente – la nuova società che cura la manutenzione degli impianti elettrici cittadini (compresi semafori e luminarie) per circa 2 milioni all’anno, per segnalare un guasto alla pubblica illuminazione. E sarà capitato anche a voi di vedere risolto il problema oppure di continuare a telefonare ad improbabili call-center per non riuscire mai ad ottenere la risoluzione della questione. Sarà capitato e capiterà almeno per altri 8 anni. La convenzione con Enel Sole, infatti, ha la durata di 9 anni, rinnovabili. Nove anni in cui se saremo fortunati potremo beneficiare dell’intervento di tecnici qualificati, in alternativa non ci resterà altro da fare che telefonare o telefonare o telefonare. A me, ad esempio, è capitato con i lampioni di via Frugiuele. Sono diversi mesi che si accedono e si spengono senza che nessuno vi ponga rimedio. Ma questo accade anche in altri luoghi della città: via degli Stadi, via Popilia, centro storico, città 2000.
Si telefona al numero verde, si riceve l’assicurazione che si interverrà e poi? In diversi casi si interviene in altri come nel mio e di altri sfortunati utenti non succede nulla, come se nulla fosse accaduto. E qui si arriva al problema. Un tempo qualche solerte consigliere si prendeva la briga di segnalare guasti o richiedere interventi, e le cose magicamente funzionavano, ma oggi che a rispondere sono dei telefonisti dislocati chissà in quale parte d’Italia e, quel che è grave, senza alcun controllo da parte dell’ente interessato, l’esito non è certo scontato. Non rimpiango i consiglieri delle “mbasciate” ma se ci fosse un call center al Comune per smistare e rendicontare le telefonate dei cittadini forse le cose andrebbero meglio o quanto meno sapremmo se i nostri partner il servizio ce lo danno o se lo fanno solo pagare”. 
 
                         
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
		
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