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Sventata nel cosentino truffa da oltre un milione di euro ai danni dell’Inps

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Sventata nel cosentino truffa da oltre un milione di euro ai danni dell’Inps

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SIBARI (CS) – Indennità agricole illegittimamente erogate e contributi Inps dovuti e non versati.

E’ di circa 1,2 milioni di euro, l’ammontare della truffa perpetrta ai danni dell’INPS, da un imprenditore agricolo della Sibaritide e scoperta dai finanzieri del Gruppo di Sibari al termine di un’articolata e complessa attività investigativa. L’indagine delle Fiamme Gialle ha consentito di appurare il fraudolento modus operandi dell’imprenditore finalizzato a consentire a terzi la percezione delle indennità previdenziali ed assistenziali, pur non avendone diritto. L’uomo, attraverso falsi contratti di fitto/comodato di terreni, ha documentato all’INPS una rilevante disponibilità di fondi agricoli idonei a giustificare, con riferimento al periodo 2011-2012, l’assunzione di operai agricoli a tempo determinato per circa 36.000 giornate lavorative.

 

L’ingegnoso imprenditore avrebbe predisposto tutti i documenti necessari per legittimare l’impiego della manodopera. Si nsarebbe quindi speso per inoltrare una denuncia aziendale, utile ad ottenere il rilascio da parte dell’INPS del codice CIDA, indispensabile per l’invio trimestrale delle dichiarazioni di manodopera agricola e la conduzione dei terreni dichiarando il falso, ovvero di aver impiegato complessivamente 475 operai a tempo determinato, per circa n. 36.000 giornate. Il tutto giustificando l’effettivo esercizio dell’attività d’impresa, e quindi l’impiego dei lavoratori dichiarati anche attraverso la predisposizione di un apposito impianto contabile. Con tali condotte, finalizzate ad un disegno criminoso, l’imprenditore avrebbe così indotto in errore l’Ente Previdenziale, circa la sussistenza dei requisiti di legge, ottenendo l’erogazione delle indennità per un importo complessivo di circa 900 mila euro.

 

Ulteriori accertamenti hanno consentito, inoltre, di appurare , per il periodo al 2011 al 2012, l’omesso versamento nelle casse dello Stato dei relativi contributi previdenziali INPS quantificati in circa 280mila euro. Al termine dell’attività investigativa sono stati individuati 475 falsi braccianti agricoli che risultano aver incassato le citate indennità e la cui posizione, attualmente, è al vaglio della competente Autorità Giudiziaria. Tutte le situazioni penalmente rilevanti emerse a carico del titolare dell’azienda agricola interessata dagli accertamenti sono state inoltre opportunamente segnalate all’autorità giudiziaria.

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