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Movida in piazza Santa Teresa, il comitato ‘Io sto con i locali’: ‘una città che zittisce i suoi giovani non ha futuro’

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Movida in piazza Santa Teresa, il comitato ‘Io sto con i locali’: ‘una città che zittisce i suoi giovani non ha futuro’

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COSENZA – La movida cosentina unita in nel Comitato “Io sto con i locali”. E su Facebook il gruppo conta già quasi 1.500 adesioni

Un gruppo nato dalla volontà dei giovani imprenditori cosentini che intendono sensibilizzare gli enti pubblici, l’amministrazione comunale e soprattutto i cittadini a vivere Cosenza come “Città aperta e sensibile alla aggregazione sociale”. Attilio, Silverio, Mattia, Francesco…sono soltanto alcuni dei nomi di giovani imprenditori che hanno la loro attività e pertanto il proprio lavoro nella piazza della ‘discordia’, Santa Teresa. Dopo le numerose proteste dei residenti che si sono riuniti in un comitato per opporsi alla presenza di queste attività aperte fino a tarda notte, gli stessi locali ma soprattutto i tantissimi giovani che li frequentano (e non solo) si sono costituiti in un altro comitato oppositore, ovvero “Io Sto con i Locali”. E sono tanti i punti sollevati dal gruppo di residenti che i giovani imprenditori hanno rispedito al mittente sottolineando invece le grandi potenzialità che questi locali rappresentano nel tessuto commerciale e sociale. Locali aperti e gestiti da ragazzi cosentini, attività commerciali che diventano luoghi di riferimento e donano vitalità alla stessa città. Al comitato hanno già aderito l’87Cento, il Boogie Blues, il Cafè Libraire, il Cheers, il Franzhaus, e ancora Baretto, Primadì, Retrò, Trip, Vini & Oli, Galliano, Circolo, Leggero 17, Vintage, Nero Macchiato. Anche il Grill & Fry sposa la causa del Comitato e Francesco Palermo, che abbiamo intervistato, spiega proprio qual è l’obiettivo, orientato ad una ‘politica del fare’ e non del disfare.

Oggi a Cosenza siamo tutti giovani imprenditori, che hanno invertito la tendenza rispetto al passato, in una città che non offriva molte possibilità per i ragazzi.  La collaborazione tra i locali nel voler creare una movida, un movimento commerciale più unito e dedicato alle esigenze degli avventori dovrebbe essere sostenuto“. “La maggior dei locali – spiega Palermo – di venerdì e di sabato, verso le 2 di notte chiude. Il problema è che i residenti, che poi non sono ‘tutti’ i residenti ma una stretta cerchia di persone, non hanno piacere della presenza di queste attività. Inoltre, prima piazza Santa Teresa era una zona veramente vuota e desolante. Poi dopo l’apertura del Primadì e a seguire l’avvio di tutte le altre attività, è diventata un’area di interesse per i giovani della città“.

Per quanto riguarda la somministrazione delle bevande, sottolinea Francesco Palermo “la legge dice che noi possiamo somministrare alcolici e superalcolici anche fino alle tre del mattino. Io sono dell’opinione che sia stata messa in piedi, da parte di un gruppo di persone, una cattiva gestione anche delle stesse notizie che sono state fornite. La movida cosentina in realtà non funziona come in altre città italiane. Qui i ragazzi escono e fanno tardi solo di venerdì e sabato. Sono quei due giorni a settimana in cui, si, magari è capitato che alcuni clienti si siano fermati anche fino alle 4-5 del mattino, ma i locali a quell’ora sono già chiusi e noi non possiamo rispondere di ‘fastidi’ e disturbo in questo caso“.

E così, è nato il gruppo ‪#‎IOSTOCONILOCALI‬ anche su Facebook con l’obiettivo di sottolineare che dietro queste attività ci sono giovani imprenditori che hanno deciso di investire nella nostra città, creando qualcosa dove prima non c’era niente; che svolgono il loro lavoro con entusiasmo, nel rispetto della legge e delle persone e che sottolineano: “una città che zittisce i suoi giovani non ha futuro”. E il gruppo è già arrivato a quasi 1.500 membri.

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