Segnala una notizia

Hai assistito a un fatto rilevante?
Inviaci il tuo contributo.

Richiedi info
Contattaci

Assenteisti di Pedace: il gip scarcera tutti

Archivio Storico News

Assenteisti di Pedace: il gip scarcera tutti

Pubblicato

il

COSENZA – Tutti a spasso. Non solo da punto di vista giudiziario, ma anche occupazionale. Gli undici indagati dalla Procura della Repubblica, arrestati dai carabinieri della Compagnia di Rogliano, in stretta collaborazione con i colleghi della stazione di Pedace e con il coordinamento dei militari dell’Arma del comando provinciale di Cosenza, sono stati rimessi in libertà. Il gip Livio Cristofano, infatti, al termine di tutti gli interrogatori di garanzia, a carico dei dipendenti “infedeli” del Comune di Pedace, ha revocato a tutti la detenzione domiciliare,

convertendo la misura restrittiva in obbligo di firma. Gli indagati, infatti, dovranno recarsi presso la stazione dei carabinieri per firmare lunedì, mercoledì e venerdì. Non solo. In attesa che la magistratura e gli inquirenti facciano chiarezza sulle accuse a carico degli “infedeli”, il sindaco di Pedace ha sospeso gli undici indagati dall’esercizio delle loro funzioni. La scarcerazione, però, non muta la concretezza dell’impianto accusatorio che resta aggrappata alla truffa aggravata. Nel corso degli interrogatori di garanzia, qualcuno degli imputati ha fatto parziali ammissioni su quel sistema consolidato di timbrare l’ingresso e l’uscita dal servizio, “passando” il proprio badge ai colleghi che si preoccupavano di registrare la presenza dei colleghi “invisibili”. La maggior parte dei dipendenti, travolti dall’inchiesta giudiziaria, risulta precaria, anche se fra alcuni di loro ci sono figure di responsabilità istituzionale. Il nutrito collegio difensivo degli arrestati, composto da Franco Locco, Emiliana Guzzo, Gennaro Giordano, Giuseppe Malvasi, Rossana Cribari, Pasquale Vaccaro, Marco Oliverio e Giovanni Cirio, nonostante revoca dei domiciliari ai loro assistiti, punta ad ottenere un’ulteriore riduzione delle misure restrittive presentando ricorso ai giudici del Tribunale della Libertà di Catanzaro.

Pubblicità
Pubblicità .

Categorie

Social

quicosenza

GRATIS
VISUALIZZA