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Denuncia call center per violazione normativa europea su diritti lavoratori

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Denuncia call center per violazione normativa europea su diritti lavoratori

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COSENZA – Il non rispetto della direttiva, in Calabria, ha portato già a 3.500 licenziamenti. Avviata raccolta firme in tutta Italia.

Il mancato recepimento della direttiva in materia di appalti sta mettendo in ginocchio tutti gli operatori del settore. E’ stata quindi lanciata una campagna finalizzata alla denuncia alla Commissione Europea relativa alla violazione delle tutele dei lavoratori sancite dalla Direttiva Europea 2001/23 in materia di tutele dei diritti dei lavoratori. La perdita di migliaia di posti di lavoro, nella sola Calabria, poteva essere scongiurata grazie all’applicazione di questa norma di buon senso che prevede nella successione dei medesimi appalti che il nuovo fornitore rileva il personale sociale del predecessore.

 

In tutti gli altri Paesi europei, infatti, la successione e il cambio di appalto è gestito attraverso tutele occupazionali, che nascono dalla direttiva, che tutelano i lavoratori, il loro salario e i loro diritti nel cambio di fornitore. Il mancato recepimento di questa normativa mette in sofferenza l’occupazione del settore dei call center, che solo in Calabria occupa qualcosa come 15mila addetti. Le Segreterie Nazionali hanno pertanto lanciato una racconta firme-denuncia dei lavoratori del settore da inviare al Presidente della Commissione Europea chiedendo un intervento sulla materia. Come Slc Cgil Calabria abbiamo avviato fin da subito in tutti i luoghi di lavoro dei centri di raccolta per far sottoscrivere alle lavoratrici ed ai lavoratori calabresi del settore la petizione messa in campo per imporre all’italia il recepimento di una norma che potrebbe salvaguardare 80 mila posti di lavoro in Italia. Invitiamo a sostenere la nostra battaglia tutta la cittadinanza e chiediamo ai parlamentari europei del nostro collegio di caldeggiare le nostre rivendicazioni nella sede del Parlamento Europeo.

 

Il modulo da firmare è scaribcabile in basso e può essere distriubuito nei posti di lavoro e consegnato alla locale sede CGIL.

denuncia_a_commissione_europea.pdf

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