Frana sul Lidl di Zumpano, in aula gli imputati per disastro colposo

COSENZA – Il River Village Multisala fuori dal processo, ma l’amministratore Carlo Simeoli resta alla sbarra.

Dissequestrato il complesso che ospita il più grande cinema dell’Area Urbana, il suo proprietario risulta essere imputato per disastro colposo in quanto titolare di parte dei terreni del costone che, nel Marzo 2011, franò sul discount di Zumpano. Un episodio che solo due anni dopo, nel 2013, coinvolse un altro punto vendita Lidl a Montecagliostro, in provincia di Matera, dove il supermercato sprofondò nei terreni per il cedimento strutturale del capannone. Causa scatenante, anche in Basilicata, fu una frana. Dai documenti raccolti sinora dagli inquirenti bruzi pare emergere chiaramente la non edificabilità di quei luoghi di contrada Malavicina, sancita dalla classificazione dell’area come ad alto rischio di dissesto idrogeologico.

Ieri in aula, alla presenza delle telecamere di Presa DIretta, si è dato inizio al processo a carico dell’ex sindaco Claudio Carelli, del manager del Lidl Antonio Ovidio De Ierolamo e di Simeoli. Nel corso del dibattimento sono stati ascoltati i due ufficiali della Forestale che eseguirono la perizia dopo il crollo di parte della collina che costrinse il supermercato a chiudere i cancelli per diverso tempo. Secondo la difesa però, i due non avrebbero avuto una conoscenza tale dei luoghi ispezionati che poteva permettere loro di valutare la dinamica della frana considerando la conformazione delle rocce prima e dopo il crollo. Una tesi che dovrà essere valutata con dovizia di dettagli dagli esperti in materia, i professori Crisci e Ponte. Il processo riprenderà il 19 Gennaio, giorno in cui i due specialisti esporranno i propri rilievi. Per ora, resta solo il ricordo del fango ed il terrore per la stagione delle piogge già alle porte.