Area Urbana
10.000 per Gabbani e misure di sicurezza discutibili. Negato l’accesso a ragazzino disabile (FOTO)
Sono tante le lamentele sulla gestione della sicurezza nell’area di piazza Bilotti dove ieri sera si è tenuto il concerto di Francesco Gabbani davanti a circa diecimila persone.
COSENZA – Strade chiuse, un solo accesso e pochi controlli alle borsette e alle persone. Per non parlare del flusso in uscita garantito in “fila per due” per liberare diecimila persone dalla piazza blindata. E poi ci sono quelle circostanze che di certo non fanno fare bella figura alla città, come l’accesso ai disabili negato. In tal caso la denuncia è scritta a chiare lettere sul profilo Facbook di Rosita Terranova, cosentina e madre di un bambino disabile.
Ma andiamo con ordine. Le strade laterali d’accesso a piazza Bilotti ieri sera, sono state chiuse per consentire l’accesso degli spettatori da un’unico ingresso creato con apposite transenne. Ma un’utente, ci ha raccontato di giri a destra e a manca, di strade interdette ai pedoni per arrivare all’ingresso principale, di ruspe e mezzi meccanici per portare “jersey” di cemento ed installarle per delimitare l’accesso, per poi aprire le transenne
senza controllare borse, zainetti e quant’altro come invece si dovrebbe fare per ogni evento soprattutto in piazza. E se qualcuno provava ad allontanarsi dall’area concerto, prima che questo fosse finito, doveva seguire percorsi precisi, segnalati, e passare in mezzo alla calca. Le ambulanze del 118 presenti nell’area hanno infatti soccorso delle persone per svenimenti o attacchi d’ansia.
Per non parlare, spiega la nostra lettrice del deflusso a fine concerto per uscire dalla piazza. Diecimila persone costrette ad uscire in fila per due passando per uno stretto corridoio di transenne. Imponente dispiego di forze dell’ordine a presidiare tutta l’area: polizia, carabinieri, vigili urbani e persino i vigili del fuoco.

Uscita dalla piazza
E poi c’è il racconto di Rosita Terranova, che su Facebook sottolinea il disagio per l’accesso all’evento di suo figlio disabile: “Troppe mortificazioni anche stasera. Troppe. Volevo far vedere il concerto di Francesco Gabbani al mio adorato Antonio Maria che lo adora, ma mi è stato riferito da più addetti alla sicurezza che i posti riservati alle persone disabili erano pochi e già tutti occupati. Pertanto, ho capito che dovevamo tornare a casa. Ardua impresa anche questa”.
Rosita Terranova sottolinea nel suo post le persone speciali, poche, che ieri sera l’hanno aiutata ad affrontare la sua avventura. Perchè per un disabile è difficile anche poter vedere un concerto e regalarsi un momento di felicità ed emozione. Alla fine quella emozione è stata negata ad Antonio Maria che ha avuto anche molte difficoltà ad uscire dalla piazza blindata.
Per fortuna ha trovato una donna carabiniere che ha protetto Antonio Maria “da una folla sorda e cieca che le si é messa anche ad inveire contro – racconta la mamma – quando cercava di farci passare in sicurezza. Grazie di cuore a quel vigile che dando il cambio al Carabiniere, ci ha accompagnati verso una via d’uscita migliore, facendo anche delle multe a chi aveva parcheggiato nei posti riservati alle persone disabili in maniera impropria. Spero che prima o poi, a tutte le persone affette da disabilitá – ha concluso – la Città di Cosenza possa offrire una giusta accoglienza. Perché stasera, anche stasera, ci ha costretti a tornare a casa, la nostra “prigione dorata”, senza darci la possibilità di sentirci parte integrante della società. Occidentali’s Karma???”.
Che Gabbani abbia divertito il pubblico intervenuto è indubbio così come è indubbio il suo talento, la sua energia, la sua vitalità e vocalità. Ma la gestione dell’evento è stata, per certi versi ‘discutibile’. Sperando che sbagliando si impari e che tutti, ma proprio tutti, possano avere il diritto a partecipare ad un evento, in piazza, gratuito… ecco le immagini più belle del concerto. Perchè la musica e il divertimento alla fine sono le cose che contano!
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