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Piscina incompiuta e scale mobili non funzionanti, spese inutili gestite ‘allegramente’

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Piscina incompiuta e scale mobili non funzionanti, spese inutili gestite ‘allegramente’

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COSENZA – La piscina di Guarassano è in stato di degrado, mentre le scale mobili di via Padolisi non possono entrare in funzione.

Due questioni che sono state ieri discusse in Consiglio Comunale dopo circa sette mesi di attesa. Ad aprire il dibattito è stato il consigliere Giovanni Cipparrone il quale ha evidenziato che “in nessuna commissione abbiamo appreso se è stato riparato il danno posto in essere dagli altri amministratori. La verità è che quella struttura non doveva proprio nascere a due metri dal Carati, né essere abbandonata per divenire, come è accaduto di recente, oggetto di atti di vandalismo e ruberie. Da 4 mesi non si sa se la piscina sarà messa in funzione. Sta costando alla città il doppio o il triplo, simbolo dell’abbandono e della mala politica”.

 

Sulla vicenda della piscina di Guarassano si è poi registrato l’intervento del consigliere Sergio Nucci. “E’ un problema – ha detto – che si trascina dal 2009, da quando venne elaborato il progetto di riqualificazione del parco Fluviale che comprendeva anche la piscina. Se è vero che non poteva non essere realizzata, una volta realizzata, l’Amministrazione si sarebbe dovuta preoccupare di non farla devastare. Su Via Padolisi va detto che se quelle scale non hanno ragione di esistere, che si smantellino e che il giardinetto circostante venga utilizzato dai cittadini. Bisogna fare dei progetti affinché le opere vadano utilizzate”. Alle osservazioni di Nucci ha replicato il consigliere Marco Ambrogio. “Dissento assolutamente – ha replicato Ambrogio – perché ritengo che quando si finanzia un’opera sportiva, come la piscina di Guarassano, si vada ad accrescere il patrimonio dell’impiantistica sportiva della città e quindi debba essere dato un plauso a chi la realizza. Bene si farebbe a sollecitare nuovi interventi.

 

L’opera rischia di cadere nel degrado. Il completamento della piscina comunale potrà servire a riqualificare tutta la zona, favorendone l’utilizzo da parte dei ragazzi delle zone a sud della città”. Altro intervento sulla piscina, quello di Francesco Perri. “E’ innegabile – ha detto Perri – come ci sia stata una gestione della spesa eccessivamente allegra. Certe opere si realizzano se esse rappresentano realmente un’utilità per la collettività. Quello della piscina è un fatto oltremodo scandaloso. Irresponsabili quelli che hanno scelto quel sito. Un sito che tecnicamente e dal punto di vista ambientale non era suggerito da nessuno. Il parco acquatico era pura fantasia. Costa oggi più sistemarla che regalarla. La scala mobile di via Padolisi è un altro scandalo per realizzare un’opera che non serve a nessuno”. Il consigliere Francesco Caruso ha poi aggiunto che “sulla piscina ho partecipato ad un sopralluogo e non possiamo non sottolineare che alcune volte alcune amministrazioni sfruttano semplicemente delle opportunità che si presentano al momento. Realizzare una piscina laddove non serve, dove non è utile farla suscita più di una perplessità, anche sullo scenario autorizzativo. Ho qualche perplessità su quanto affermava il consigliere Ambrogio che parlava di primo lotto completato. Una cosa è l’ultimazione dei lavori, altro il certificato di collaudo propedeutico all’agibilità e all’utilizzo dell’opera.

 

La piscina manca anche del certificato di collaudo. Sarebbe il caso, dunque – ha detto ancora Caruso – di ricostruire la storia dell’opera per attribuire anche delle responsabilità. Sollecito con un appello forte a chiarire quello che è successo e a provvedere a valutare i possibili utilizzi o le possibili riconversioni, affinché quest’opera non rimanga abbandonata. Vorrei che l’Amministrazione riuscisse, attraverso i suoi dirigenti, a far luce sugli eventi che hanno caratterizzato questa vicenda”. “La piscina – ha detto il Sindaco – l’abbiamo trovata incompleta. Adesso, con le risorse liberate dalla Regione Calabria, stiamo completando l’opera. Se riuscissimo a dotare la struttura di impianti a energie rinnovabili ci sarebbe un risparmio. Sulle scale mobili di via Padolisi possiamo fare ben poco. Stiamo per completare la nuova irrigazione su viale Parco, e, con la Provincia, stiamo per riqualificare la Vecchia Villa Comunale. Sempre insieme alla Provincia metteremo mano alle Cupole geodetiche, che presentano, come è noto, problemi di inquinamento del sottosuolo. E’ il momento di cominciare a ragionare sul quartiere fieristico. Stiamo anche pensando alla riqualificazione dei fiumi nel centro abitato. Per rafforzare gli argini, si possono costruire delle barriere con un buon materiale consistente. Lasceremo la città in uno stato migliore di come l’abbiamo trovata”.

 

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