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Sciopero Italcementi, l’azienda mette in cassa integrazione 80 operai
 
																								
												
												
											
CASTROVILLARI (CS) – Pare abbia vinto l’appalto per il terzo macrolotto dell’A3, ma nonostante ciò intende mettere alla gogna i propri dipendenti.
Sono in sciopero da stamane gli ottanta dipendenti dello stabilimento Italcementi di Castrovillari. I lavoratori, sostenuti dai rappresentanti sindacali di Fillea Cgil e Filca Cisl, protestano contro la decisione assunta dai vertici nazionali dell’azienda di mettere le maestranze dello stabilimento calabrese in cassa integrazione fino al 31 gennaio. Per giovedì, in Prefettura a Cosenza, è fissato un incontro a cui parteciperanno l’Ente parco del Pollino, le amministrazioni comunali di Castrovillari, Civita e Frascineto, i sindacati e i vertici di Italcementi. Per l’occasione l’azienda dovrebbe rendere noto il proprio Piano industriale.
Italcementi, dopo aver chiuso lo stabilimento di Vibo pare sia stata coinvolta con lo stabilimento di Castrovillari in due grandi investimenti che l’Anas sta realizzando: i lavori del terzo macrolotto dell’ A3, (Campotenese – Laino) e i lavori di riammodernamento della Firmo – Sibari. La protesta continuerà fino a quando i vertici aziendali non daranno risposte esaustive ai propri dipendenti. Intanto la dirigenza si difende affermando che: “l’attuale condizione del mercato del cemento, che è crollato ai livelli del secondo dopoguerra, ha portato la cementeria di Castrovillari alla sospensione temporanea dell’attività di cottura, fino al termine dell’anno, facendo ricorso alla cassa integrazione per una parte del personale”.
 
                        
 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
		
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