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Due mensilità per i precari calabresi, a Catanzaro la protesta dei sorveglianti idraulici
CATANZARO – Ieri mezza Calabria è stata paralizzata per le tre manifestazioni indette da Cgil, Cisl e Uil regionali a Catanzaro, Cosenza e Reggio Calabria.
Centinaia di lavoratori socialmente utili e di pubblica utilità, ex art. 7 e percettori di ammortizzatori in deroga avevano invaso piazze e strade. Poi in serata nella Prefettura di Catanzaro, è stata poi convocata una riunione tra le parti per tentare di sbloccare la protesta e dall’incontro è emerso che entro la fine della prossima settimana, saranno effettuati i pagamenti di due mensilità. Anche la cabina di regia per la Calabria istituita dal Governo nei mesi scorsi, si occuperà della situazione dei precari calabresi, mercoledì prossimo 8 ottobre, a Roma. La giornata di oggi però vede ancora lavoratori in protesta per rivendicare il pagamento degli stipendi arretrati. Si tratta dei sorveglianti idraulici che, da ieri, hanno attuato un presidio permanente davanti alla sede della Prefettura di Catanzaro per chiedere il pagamento delle spettanze ma soprattutto certezze sulla copertura economica del servizio. “La mobilitazione con il presidio – afferma Gianluca Persico dell’Ugl – proseguirà almeno fino al 7 ottobre giorno in cui è stata convocata la riunione del Consiglio regionale che dovrebbe approvare la variazione di bilancio. Ci stiamo avvicinando all’inverno e, ancora, non è stata inserita la copertura del servizio pubblico fino al 31 dicembre. Un fatto grave in una regione come la nostra che in passato ha dovuto fare i conti con autentiche tragedie provocate dal dissesto idrogeologico. I lavoratori sono allo stremo per il mancato pagamento delle mensilità dovute”. In Calabria sono 308 i sorveglianti idraulici che, suddivisi in squadre, si occupano del monitoraggio della rete idrografica e, quindi, della condizione di fiumi e torrenti.
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