Archivio Storico News
Omicidio a Monasterace, il bimbo di 2 anni avrebbe assistito al delitto
 
																								
												
												
											MONASTERACE (RC) – Emergono nuovi e agghiaccianti dettagli dalle indagini per l’omicidio di Mary Cirillo, mentre proseguono senza sosta le ricerche del marito, Giuseppe Pilato, ritenuto il responsabile del delitto.
La donna, uccisa con un colpo di pistola probabilmente al culmine di un litigio. Secondo le indagini il figlio più piccolo, di due anni della coppia, era presente in casa nel momento del delitto. Dalla ricostruzione fatta dai carabinieri del Gruppo di Locri e della Compagnia di Roccella Ionica, Pilato si sarebbe presentato a casa dei genitori, dove c’erano gli altri figli, portando il piccolo e spiegando alla madre, che la moglie non era in casa e che, quindi, aveva deciso di portare il bambino da loro. E’ stata proprio questa circostanza a fare scattare l’allarme ed i familiari hanno tentato di contattare telefonicamente la donna, sia a casa che sul cellulare, ma senza ricevere risposta. Poi hanno denunciati ai carabinieri la scomparsa di Mary Cirillo. Un’ora dopo la prima telefonata, mentre i militari erano già in cerca della donna, al 112 sarebbe giunta un’altra chiamata, quella dei vicini di casa della donna, che segnalavano una lite in famiglia nell’appartamento della coppia. Ma quando i carabinieri sono giunti sul posto si sono resi conto che le urla sentite da una vicina non erano di marito e moglie, ma della figlia di dieci anni che, rientrata a casa, ha trovato il corpo della madre riverso in una pozza di sangue. E’ stato allora che sono scattate le ricerche di Pilato, che nel frattempo ha fatto perdere le proprie tracce.
La caccia all’uomo è in corso con l’ausilio di unità cinofile, di un elicottero e dei carabinieri dello squadrone Cacciatori e le ricerche sono concentrate nella zona compresa tra Monasterace e Guardavalle Marina, nel catanzarese, dove è stata trovata l’auto dell’uomo, una Fiat Multipla. Gli investigatori ipotizzano inoltre che l’uomo possa pensare di suicidarsi. La ricerca, comunque, è stata estesa a tutto il territorio nazionale, anche in considerazione del fatto che la vettura dell’uomo, con dentro le chiavi, bancomat e carte di credito, è stata trovata vicino alla stazione ferroviaria del centro catanzarese. Circostanza questa, che secondo gli investigatori, potrebbe avere anche un’altra duplice chiave di lettura: un tentativo di depistaggio per far credere di essere partito mentre invece potrebbe avere trovato rifugio da qualche conoscente, o, più semplicemente, il gesto di un uomo disperato che ha abbandonato l’auto dove gli è capitato per poi allontanarsi a piedi nelle campagne circostanti. Alla base del gesto dell’uomo potrebbero esserci i rapporti tesi già da tempo con la moglie (in paese c’è chi parla di una separazione imminente) oppure una situazione economica difficile.
Lo zio di Pilato: “Ancora non sappiamo niente. Invitarlo a costituirsi? Certo, è meglio per tutti”.
Così ai microfoni dei Tg della Rai lo zio di Giuseppe Pilato, l’uomo ricercato da ieri per l’omicidio della moglie Mary Cirillo. Nel corso degli ultimi due anni Pilato ha pubblicato sul suo profilo Facebook una serie di post. In uno dell’8 marzo del 2013 scrive: “Arriveranno giorni migliori anche x me”. E pochi giorni dopo, in successione: “Nessuno nasce cattivo… La vita ti porta ad esserlo!” e “Il tradito può essere ingenuo… Ma il traditore rimarrà sempre un infame!!!”. E poi c’è un post più lungo e forse più inquietante che risale al 7 febbraio 2013: “Da questo preciso istante in poi nella mia vita non voglio più persone false al mio fianco,non voglio più persone che pensano negativo ma solo gente positiva,non voglio più gente che mi fa domande dei fatti miei,non voglio più gente che mi fa stare male o che mi ha fatto del male. Accetto solo persone che mi vogliono bene veramente e che non hanno scopi. Non voglio pensare più a niente e a nessuno al di fuori dei miei genitori e dei miei adorati figli, non voglio più accettare critiche, la vita e la mia e me la gestisco io come mi pare. Se la gente parla di me poco m interessa d ora in poi. X voi sarò come mi giudicate ma solamente io so chi sono e credetemi sono molto fiero di essere chi sono oggi. È arrivata l’ora di pensare solo alle cose belle della vita e di frequentare solo chi mi fa stare bene. A costo di restare solo. Nulla e nessuno ormai potrà farmi mai cambiare idea. E arrivato il momento di vivere la vita realmente. Di vivere come io decido e non più x fare bene agli altri o vivere in modo x non far soffrire gli altri ma così soffrire io. Basta. È arrivato il momento di vivere. Un saluto e in abbraccio a chi mi vuole realmente bene e a chi a stima di me e a chi mi conosce x come realmente sono e non x come la gente invidiosa giudica. Da oggi in poi amo tutti e non scherzo, ma fiducia a nessuno”.
Leggi anche:
– Uccide la moglie di 31 anni a fucilate, l’uomo è ricercato
– Monasterace, uccide la moglie e fugge. Trovata l’auto vicino la stazione di Guardavalle
 
                         
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
		
Social