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Monasterace, uccide la moglie e fugge. Trovata l’auto vicino la stazione di Guardavalle

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Monasterace, uccide la moglie e fugge. Trovata l’auto vicino la stazione di Guardavalle

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MONASTERACE (RC) – Proseguono senza sosta le ricerche di Giuseppe Pilato, secondo gli inquirenti, responsabile dell’omicidio della moglie Mary Cirillo, di 31 anni.

E’ stata trovata nel corso della notte, vicino ad una stazione ferroviaria, l’automobile, una Fiat Multipla, di Giuseppe Pilato, l’uomo di 30 anni ricercato dalla serata di ieri con l’accusa di avere ucciso, a Monasterace, la moglie Mary, al culmine di una lite. L’auto è stata trovata dai carabinieri nei pressi della stazione di Guardavalle Marina, nel catanzarese, a circa 7 chilometri da Monasterace. Nella vettura gli investigatori hanno trovato le chiavi inserite nel quadro ed un portafogli contenente bancomat e carte di credito. L’uomo potrebbe aver scelto di prendere un treno per allontanarsi dalla Calabria.

 

I particolari dell’omicidio

Sono stati i vicini di casa della vittima, dopo aver udito grida a segnalare ai carabinieri di una lite in famiglia. I militari giunti sul posto hanno trovato la donna già morta. Mary Cirillo, nata a Locri e diplomata all’Alberghiero di Soverato, aveva un profilo facebook, dal quale si apprende che era iscritta al gruppo “Solo donne”, e sulla pagina del gruppo sono visibili, tra gli altri, alcuni post contro la violenza sulle donne. Secondo le prime ricostruzioni, l’assassinio della donna sarebbe scaturito da una lite, l’ennesima. E sarebbe stata la figlioletta di 10 anni (la coppia ha altri tre figli di 8, 5 e 2 anni) a ritrovare il cadavere della mamma in una pozza di sangue. I rapporti tra marito e moglie negli ultimi tempi si erano fortemente incrinati, e pare che Pilato se ne fosse andato dall’appartamento della famiglia. Ieri sera però potrebbe essersi recato a casa, probabilmente per incontrare la moglie. Da qui l’accesa discussione che ha portato alcuni vicini, sentendo gridare, a chiamare i carabinieri. Probabilmente però, subito dopo è arrivata la piccola che scoperto il corpo della mamma esanime. Quando sul posto è arrivata l’ambulanza del 118, per la donna non c’era più niente da fare. I carabinieri della Compagnia di Roccella Ionica e del Gruppo di Locri hanno subito iniziato a sentire le testimonianze di familiari e vicini di casa, mentre gli uomini della scientifica hanno avviato i rilievi sulla scena del delitto.

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