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Sanità in ginocchio, la valle del Savuto peggiora di anno in anno

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Sanità in ginocchio, la valle del Savuto peggiora di anno in anno

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ROGLIANO (CS) – Da tempo viene denunciata l’insopportabilità della situazione sanitaria che si è venuta a creare a Rogliano e nel Savuto.

Lo smembramento delle funzioni dell’ Ospedale Santa Barbara da presidio sanitario, ( importantissimo per la vasta area che avrebbe dovuto servire se si considera l’altopiano silano, i tanti comuni della cintura a sud di Cosenza e l’autostrada SA-RC) e le progressive limitazioni al buon funzionamento del distaccamento ASP roglianese, divenuto oramai il presidio con il più alto indice di liste attesa della regione, e forse anche del paese, hanno riportato il Savuto ad almeno 30 anni indietro nel tempo. A nulla sono servite le sollecitazioni e gli appelli a rivedere l’assurdo piano sanitario concepito da Doris Lo Moro e attuato egregiamente quanto inopinatamente da Giuseppe Scopelliti volto a ridimensionare quel diritto alla salute sancito dalla costituzione e quindi da garantire a ogni cittadino della Repubblica. L’assordante silenzio delle istituzioni locali completa una cornice per niente esaltante che fa di quest’area la più penalizzata della regione a fronte di un sovraccarico di funzioni di conseguenza attribuite all’ Ospedale dell’Annunziata di Cosenza, che invece le cronache ci danno in evidente affanno. Ultimo in ordine di tempo l’interruzione dell’attività di DAY-SURGERY dal 1° luglio scorso “ per ferie” con relativo trasferimento delle liste d’attesa all’ospedale di Cosenza e la paventata chiusura della dialisi che hanno provocato non pochi malumori fra cittadini e pazienti.

 

Scandali e gestione allegra delle risorse pubbliche occupano oramai le pagine di tutti i giornali mentre la gente è costretta a lunghe liste di attesa o ad assurdi pellegrinaggi in strutture lontane dalle proprie abitazioni per ottenere il minimo indispensabile di cure, quando non si assiste a episodi di malasanità non più tollerabili in un paese che si definisce “civile”. Una situazione insopportabile che questa organizzazione sindacale ha cercato, più volte, di sottoporre alla sensibilità delle autorità interessate richiedendo un tavolo permanente di concertazione a cui sia l’ASP che l’ Azienda Ospedaliera hanno pensato bene di sottrarsi sistematicamente. Nelle prossime settimane, una delegazione di sigle sindacali del settore si porterà presso il nosocomio Santa Barbara e successivamente alla struttura ASL di Rogliano per un incontro con gli operatori che saranno chiamati alla lotta per la difesa dei propri diritti, l’auspicio è che ognuno dia il proprio contributo in termini di partecipazione. Rinnoviamo il nostro accorato appello ai cittadini, alle istituzioni al management delle due strutture, ad adoperarsi fattivamente per scongiurare ulteriori tagli ai servizi sanitari nell’area del Savuto, mentre una particolare attenzione la rivolgiamo agli operatori sanitari interessati chiamati a pagare anche il loro prezzo al paventato disimpegno.

 

Segreteria Regionale Calabria Sindacato CONF.A.I.L.

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