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Depuratore non funzionante sversa reflui in un torrente nel cuore del Pollino
 
																								
												
												
											ALESSANDRIA DEL CARRETTO (CS) – La Guardia costiera, su disposizione del gip del Tribunale di Castrovillari, ha sottoposto a sequestro preventivo il depuratore del Comune di Alessandria del Carretto.
Nei giorni scorsi, a conclusione di lunghe e laboriose attività d’indagine coordinate dalla Procura della Repubblica di Castrovillari, personale della Guardia Costiera ha sottoposto a sequestro penale preventivo, in esecuzione di un provvedimento emesso dal Tribunale di Castrovillari, l’impianto di depurazione sito in località Tiglio del comune di Alessandria del Carretto, uno dei 44 comuni ricadenti nella giurisdizione a fini marittimi della Capitaneria di porto di Corigliano Calabro. Infatti, a seguito di sopralluoghi, verifiche tecniche ed accertamenti è stato accertato il cattivo funzionamento del sistema di depurazione delle acque, anche perché l’impianto risulta sprovvisto di alcune apparecchiature elettromeccaniche di automazione come il gruppo elettrogeno ed il sistema di clorazione risulta non funzionante. Il depuratore è stato quindi consegnato per la custodia ai personale indicato dal Comune per la manutenzione. Nel provvedimento del GIP si evidenzia, fra l’altro, che le acque reflue non correttamente depurate provenienti dall’impianto finiscono in un fosso di corpo idrico superficiale il quale successivamente si immette nel torrente Saraceno, che il torrente è così inutilizzabile da parte della comunità e si deteriora con grave rischio per la salute pubblica, si è determinata la distruzione e/o il deturpamento del corpo idrico superficiale e si tratta di aree sottoposte a vincolo paesaggistico-ambientale in quanto ricadenti all’interno del Parco Nazionale del Pollino. L’Amministrazione Comunale, subito interessata della questione, ha manifestato disponibilità ad eliminare gli inconvenienti riscontrati nel più breve tempo possibile. La posizione degli amministratori della ditta titolare della gestione e della manutenzione degli impianti nonché dei responsabili dei diversi uffici comunali interessati è al vaglio dell’Autorità giudiziaria.
 
                         
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
		
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