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Identificati cinque dei presunti autori dei furti di rame in città
 
																								
												
												
											COSENZA – Treni in ritardo, gallerie non illuminate e case isolate dalla linea telefonica.
Disagi causati dai numerosi furti di rame che si registrano quotidianamente a Cosenza. La squadra mobile di Cosenza, avviata una serie di servizi volti alla repressione del fenomeno, hanno denunciato cinque persone per ricettazione. Nel corso di un controllo sul territorio, sabato sera, gli agenti che stavano perlustrando alcune case coloniche di contrada San Gennaro di Rende, sono stati insospettiti dalla presenza di un gruppo di persone radunate attorno ad una Ford Focus. All’interno 150 chili di rame, stipati nel bagagliaio. Alla vista degli agenti uno degli uomini presenti si è dato alla fuga nascondendosi nella fitta vegetazione della zona, dove i ruderi abbandonati sono spesso usati dai senzatetto come rifìugio notturno. Rintracciato dalla polizia l’uomo è stato accompagnato in Questura e denunicato insieme ad altre quattro persone, tra cui due minorenni. Si tratta di S. G. di 23 anni, L. D. di 43 anni, L. M. di 34 anni e di tre adolescenti: S. F. 19enne e i due 17enni L. E. e L. C.. Gli accertamenti sulla refurtiva hanno consentito di stabilire che i cavi di rame sequestrati sono identici a quelli utilizzati da Ferrovie dello Stato. Tra Vaglio Lise e Castiglione Cosentino, nei giorni scorsi, è stato registrato il furto di 800 metri di cavi sulle tratte che collegano Cosenza con Paola e Sibari. Un episodio che ha causato rallentamenti a quasi 80 treni con un ritardo di oltre 15 ore in quattro giorni, 27, 29, 31 luglio e 2 agosto, sinchè le linee mamomesse non sono state riparate.
 
                         
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
		
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