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Emergenza mare: tassi di inquinamento batterico oltre la soglia
PAOLA (CS) – Oltre al tempo bizzarro con cui quest’anno occorre fare i conti, vi è un fattore ancor più allarmante a far da cornice a quest’estate 2014.
Le foto, gli studi e gli articoli che si susseguono parlano chiaro: il nostro mare è altamente inquinato. Ma, con ogni probabilità del caso, trattasi di un fenomeno ben più radicato negli anni che, in una zona, come quella tirrenica calabrese, in cui le autorità stentano a prendere posizioni, sta fortemente compromettendo le vacanze della gente del posto e di chi, venendo anche da lontano, aveva preferito la Calabria quale meta del proprio relax. Nessuna delle cinque province della nostra regione è stata risparmiata dagli allarmanti dati raccolti in materia. La depurazione, la qualità delle acque, lo stato di salute delle nostre coste assume oggi i contorni di una vera e propria piaga sociale e, nel frattempo, i calabresi ed i pochi ormai vacanzieri presenti sul posto sono costretti a fare i conti con una carica batterica delle acque del mare almeno due volte più alta di quella consentita dalla legge.
Basterebbe semplicemente addentrarsi in una delle spiagge del tirreno cosentino per appurare, con i propri occhi, e con forte sgomento ed anche ribrezzo, quella enorme macchia che, ogni mattina, si riversa sul nostro mare. Di cosa si tratta e per quale ragione si fa sempre più persistente? Le risposte sono per ora al vaglio degli inquirenti e degli ispettori. E’ stato il procuratore Giordano a disporre, difatti, controlli diffusi negli impianti di depurazione del Tirreno cosentino, e con più esattezza sul torrente Fiumarella nel territorio di Paola, nel quale probabilmente di notte, avvengono gli scarichi illegali che arrivano poi a mare. Il prefetto ha poi disposto, quale misura deflattiva, il divieto categorico di circolazione nelle ore notturne per i mezzi adibiti all’espurgo dalle 22 alle 6. In attesa di cercare soluzioni e soprattutto fonti di responsabilità, il turismo diviene oramai un miraggio dell’estate calabrese, l’economia del posto accusa una forte battuta d’arresto e, cosa ancor più grave, la gente ha paura di eventuali contaminazioni e malattie.
Konsumer Italia, Associazione Consumatori, Coordinatrice Provinciale Tirreno Cosentino Stefania Guida
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