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Migranti e armi chimiche, Corbelli: ‘Premio nobel per la pace alla Calabria’
CATANZARO – Dopo l’idea di creare un cimitero dei migranti nel cosentino, il leader del Movimento Diritti Civili lancia un altro provocatorio appello.
Assegnare il Nobel per la pace alla Sicilia ed alla Calabria “per la loro straordinaria opera umanitaria, che portano avanti da tantissimi anni per affrontare la continua e drammatica emergenza dell’immigrazione”. È la richiesta che è stata rivolta al Comitato organizzatore del premio dal Movimento Diritti civili. “Sicilia e Calabria – sostiene in una nota Franco Corbelli, fondatore di Diritti civili – si trovano a dover fronteggiare, purtroppo da sole, un continuo e ininterrotto flusso di sbarchi di migranti dai paesi dell’Africa, del Medio Oriente e di altre nazioni povere e in guerra. Sbarchi che purtroppo tante volte finiscono in tragedia con la morte in mare di centinaia di migranti”. “Solo nei primi 10 giorni di questo mese di luglio – continua – sono arrivati in Sicilia e Calabria oltre quattromila immigrati. Nonostante la portata e la drammaticità della situazione, le due regioni continuano da moltissimi anni, con grandi sacrifici, a far fronte a questa continua emergenza e ad accogliere, con grande umanità e generosità, i poveri immigrati che sbarcano sulle coste italiane. Le due regioni mostrano in questo modo il loro vero volto che è quello dell’accoglienza e della solidarietà”. “La Calabria, in particolare, merita il Nobel – dice ancora Corbelli – anche per quanto fatto nelle settimane scorse nel porto di Gioia Tauro, con il trasbordo delle armi chimiche siriane. Una operazione internazionale di disarmo questa che è valso all’Italia il plauso unanime del mondo intero, tra gli altri anche da parte dell’Opac. La stessa organizzazione umanitaria internazionale per la proibizione delle armi chimiche (l’Opac) a cui lo scorso anno è stato assegnato Il Premio Nobel per la Pace”.
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