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L’Antimafia scopre traffico illecito di rifiuti, Reggio sommersa dalla spazzatura
 
																								
												
												
											REGGIO CALABRIA – Mentre i cassonetti della città dello Stretto stracolmi di immondizia minacciano la salute dei reggini, la dda sequestra due società che ne gestiscono lo smaltimento.
Società e beni per un valore di circa 1 milone di euro sono stati sequestrati dal Corpo forestale dello Stato e dalla polizia ferroviaria di Reggio Calabria in una inchiesta della Dda su un traffico di rifiuti. Sono state sequestrate le società Cara Stefano e Cara Ecologica, conti correnti, sei camion per la raccolta ed il trasporto dei rifiuti e le macchine per la movimentazione e la riduzione di volume degli stessi. Nell’inchiesta sono indagate due persone. Nel corso delle indagini è emersa la presenza di una attività organizzata, consolidatasi nel tempo, dedita al traffico illecito di rifiuti. Dagli accertamenti eseguiti, infatti, è risultato che l’intera attività di recupero e smaltimento di rifiuti di vario genere, classificati anche come pericolosi, avveniva senza le prescritte autorizzazioni e con operazioni fittizie tra i vari soggetti interessati, tali da determinare la perdita della tracciabilità dei rifiuti stessi. Anche l’ampio sito utilizzato quale centro di raccolta dei rifiuti, posto nelle immediate vicinanze di abitazioni e nell’area di rispetto dell’aeroporto di Reggio Calabria, è risultato privo di autorizzazioni e delle più elementari condizioni di salvaguardia e sicurezza finalizzate a scongiurare fenomeni di inquinamento ambientale determinati dall’ingente quantitativo di rifiuti di vario genere stoccati.
“A Reggio Calabria viene negato quotidianamente ai cittadini il diritto alla salute e all’integrità dell’ambiente. Migliaia di reggini sono costantemente messi di fronte ad un evidente deterioramento della qualità delle loro vite”. Lo afferma la deputata Celeste Costantino (Sel) in una interpellanza sulla situazione dei rifiuti a Reggio Calabria. “La situazione igienico sanitaria – aggiunge – è ormai inaccettabile: intere strade sono ostruite dai rifiuti e l’arrivo dell’estate non fa altro che peggiorare la situazione. In alcune zone di Reggio Calabria i rifiuti vengono bruciati e tutto ciò non fa altro che peggiorare la qualità dell’aria e mettere a repentaglio la sicurezza delle cittadine e dei cittadini. Il Governo deve prendere provvedimenti per contrastare una emergenza rifiuti creata ad arte dal clientelismo e dalle mafie, e non lasciare da soli Comune e Regione in una fase così delicata”.
 
                         
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
		
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