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Assurdo: uccide la moglie e usufruisce a vita della sua pensione

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Assurdo: uccide la moglie e usufruisce a vita della sua pensione

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La storia, alla quale ci uniamo, è di quelle che fa rabbrividire.

L’assassino della moglie, già condannato col rito abbreviato a 18 anni di carcere, reo confesso, percepisce dall’inps il 60% della pensione spettante alla moglie che lui ha ucciso, mentre ai suoi due figli, spetta solo in 40%. La denuncia arriva via web dal fratello della vittima che ha organizzato una petizione on line da inviare al presidente del Consiglio Renzi. Il carnefice è Massimo Parlanti, la vittima Beatrice Ballerini. Così il fratello della vittima nella missiva a Renzi: “Dall’Inps ho poi appreso che mentre i bambini di mia sorella, che noi stiamo accudendo, prendono il 40 per cento della pensione che spetta loro perché maturata dalla loro mamma, a lui – l’omicida – spetta l’altro 60 per cento, e ne avrà diritto a vita. Questo accade perché non c’è un meccanismo automatico che prevede la dichiarazione di “indegnità a succedere” per l’assassino del coniuge, e così oltre la pensione, agli assassini spetta anche le eredità di chi ammazzano. È inevitabile la sensazione di vivere in un paradosso”. Lorenzo Ballerini, fratello di Beatrice si chiede: “La domanda a cui ancora oggi non riesco a dare risposta è: abbiamo una legge assurda e demenziale, fatta per i delinquenti, oppure semplicemente la giustizia, si scorda qualcosa, si distrae ulteriormente?” Da qui l’appello che noi recepiamo: “Vi prego rispondetemi e rispondete nel nome di tutte le donne ammazzate, il numero delle quali sta crescendo, e crescerà se non si arginano almeno le conseguenze nefaste di una giustizia paradossale. È importane perchè il fenomeno cresce e questi massacri non devono diventare “appetibili” per chi con ragionamento contorto, è sull’orlo di una decisione. Deve esserci un meccanismo automatico che preveda la dichiarazione di “indegnità a succedere” per l’assassino del coniuge. Questo è quello che chiedo nel nome di mia sorella e di tutte le donne uccise”.

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