Provincia
Ospedale di Cetraro, Oliverio inaugura la nuova Risonanza Magnetica
Il macchinario di ultima generazione è stato inaugurato nei giorni scorsi nel nosocomio cetrarese. Presente anche il Consigliere Regionale Giuseppe Aieta
CETRARO (CS) – “All’Ospedale civile di Cetraro un esempio concreto di come è possibile invertire la rotta”. Sono parole del Presidente della Regione Calabria Mario Oliverio che, nei giorni scorsi, ha partecipato all’inaugurazione della nuova macchina del reparto di Diagnostica dell’ospedale della cittadina tirrenica.
“La sanità deve ripartire dai territori. I commissariamenti che dovevano supplire alle inefficienze si sono dimostrati inadeguati. È giunto il momento di invertire il trend negativo. Occorre costruire un sistema sanitario che tenga conto della conformazione dei territori, all’altezza dei bisogni dei cittadini” ha proseguito Oliverio.
“L’inaugurazione – si legge sul comunicato stampa della Giunta – è avvenuta alla presenza del Direttore dell’Unità Complessa di Radiodiagnostica dello Spoke Cetraro-Paola Antonio Lopez, del Direttore generale dell’ASP di Cosenza Raffaele Mauro, del Direttore sanitario dello Spoke Cetraro-Paola Vincenzo Cesareo“.
“A partecipare ancora il consigliere regionale Giuseppe Aieta, il Sindaco di Cetraro Angelo Aita, don Ennio Stamile, numerose autorità, operatori sanitari, volontari e il cappellano dell’ospedale che ha impartito la benedizione alla nuova apparecchiatura, don Ermanno Raimondi“.
“È un importante risultato, per il quale sono stati impiegati risorse, passione e competenze – ha dichiarato il presidente Oliverio -, un investimento consistente per dotare il territorio di una strumentazione diagnostica di ultima generazione, ad alto campo, altamente performante, per la quale sono state formate giovani ed eccellenti professionalità. Questa è la linea sulla quale bisogna lavorare per costruire un sistema sanitario capace di rispondere alle esigenze dei cittadini. Rafforzare e qualificare le rete dei servizi sanitari sui territori per corrispondere meglio al bisogno di tutela e cura della salute e per evitare di riversare la domanda sugli ospedali hub con implicazioni di notevole disagio e disorganizzazione. In questi sette anni di commissariamento della sanità, purtroppo, non sono stati affrontati i problemi fondamentali per qualificare le prestazioni sanitarie ed invertire un trend negativo, a partire da quello dell’emigrazione sanitaria, che in modo crescente ha continuato a caratterizzare la situazione della Sanità in Calabria”.

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