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L’abbraccio di Papa Francesco ai calabresi – SEGUI LA DIRETTA
Ore 07:00 – Sono gia’ diverse centinaia le persone che si sono radunate nei pressi del carcere di Castrovillari in attesa dell’arrivo di papa Francesco.
Imponente anche il servizio d’ordine, con decine di poliziotti, carabinieri e finanzieri. Papa Francesco, una volta giunto nel carcere, incontrera’ prima i dipendenti ed i loro familiari, e subito dopo i detenuti. Intanto da ieri nel resort Minerva di Sibari è arrivata la Papamobile che sarà utilizzata da Papa Francesco per gli spostamenti nell’area urbana del paese e, successivamente, per raggiungere la spianata di Sibari dove celebrerà la messa. Intorno alla Papamobile si sono radunati molti curiosi che hanno scattato fotografie.
Ore 08:30 – L’arrivo di mons. Galantino
Il vescovo di Cassano allo Jonio e segretario della Cei mons. Nunzio Galantino è arrivato nel carcere di Castrovillari dove, a breve, giungerà Papa Francesco per la prima tappa del suo viaggio in Calabria. All’arrivo del prelato le centinaia di persone che attendono all’esterno lo hanno salutato con un lungo applauso. “Oggi è un grande giorno – ha detto mons. Galantino – e siamo tutti emozionati per l’arrivo di Papa Francesco”.
Ore 09:00 – Papa Francesco è appena atterrato nel piazzale antistante la casa circondariale di Castrovillari. Il Santo Padre, è stato accolto dal vescovo mons. Nunzio Galantino ed ha iniziato la sua passeggiata fino al cancello del carcere. Il Papa è stata accolto da alcuni bambini e dal direttore del carcere. Sul post è presenta anche una piccola folla di familiari di detenuti e del personale. Il Santo Padre trascorrerà circa 40 minuti all’interno del penitenziario per salutare tutti i 180 detenuti. Nel percorso dall’elicottero all’ingresso del penitenziario il Papa, come è sua consuetudine, ha stretto la mano e salutato i fedeli presenti, a testimonianza della cordialità che lo contraddistingue. Prima di entrare all’interno del carcere, ha salutato anche alcuni malati presenti davanti l’ingresso, tra la commozione generale. Nel carcere di Castrovillari, dove è poi entrato Papa Francesco, è detenuto anche Dudu Nelus, il romeno di 27 anni accusato di essere il responsabile dell’omicidio di don Lazzaro, il sacerdote ucciso sempre a Cassano nei mesi scorsi. Proprio in merito a questa vicenda il Papa dovrebbe avere un fuori programma fermandosi a pregare nella chiesa di Sibari di Cassano allo Jonio, all’esterno della quale è stato ucciso il sacerdote e dove, da ieri, è stata installata una stele in suo ricordo.
Ore 10:00 – Papa Francesco è uscito dal Carcere in direzione Cassano Jonio
“Il tema del rispetto dei diritti fondamentali dell’uomo e l’esigenza di corrispondenti condizioni di espiazione della pena è essenziale e l’attenzione in proposito deve rimanere sempre alta”. Queste le parole del Papa incontrando i detenuti del carcere di Castrovillari, “primo gesto – ha sottolineato – della mia visita pastorale” in Calabria. Ma ciò “non è sufficiente se non accompagnato da un impegno concreto delle istituzioni in vista di un effettivo reinserimento nella società”. Quando la “finalità” del reinserimento dei detenuti “viene trascurata, l’esecuzione della pena degrada a uno strumento di sola punizione e ritorsione sociale, a sua volta dannoso per l’individuo e la società”. Papa Francesco ha introdotto il tema del reinserimento sociale citando il discorso di Benedetto XVI alla 17.ma conferenza dei direttori delle amministrazioni penitenziarie del Consiglio d’Europa del 22 novembre 2012. Ma, ha osservato papa Bergoglio davanti ai 180 uomini e donne detenuti nel carcere di Castrovillari, “il pieno reinserimento della persona non avviene come termine di un percorso solamente umano”. “In questo cammino – ha aggiunto – entra anche l’incontro con Dio, la capacità di lasciarci guidare da Dio che ci ama, che è capace di comprenderci e perdonare i nostri errori”. “Il Signore – ha sintetizzato il Pontefice – è un maestro di reinserimento: ci prende per mano e ci riporta nella comunità sociale”. Il Papa ha concluso augurando che “questo tempo di detenzione non vada perduto, ma possa essere un tempo prezioso, durante il quale chiedere e ottenere da Dio questa grazia”, e con un “incoraggiamento a tutti coloro che operano in questa Casa: ai dirigenti, agli agenti di Polizia carceraria, a tutto il personale”. Papa Francesco ha incontrato il padre ed altri familiari di Cocò Campolongo, il bambino di tre anni bruciato e ucciso a Cassano allo Jonio. Durante l’incontro ha detto: “Mai più succeda che un bambino debba avere queste sofferenze”. “Nel Vangelo ci sono le risposte per tutti, anche contro la ‘ndrangheta”. Lo ha detto mons. Nunzio Galantino, vescovo di Cassano e segretario della Cei. “Ma non possiamo limitare la visita del Papa – ha aggiunto mons. Galantino – parlando solamente di violenza. Questa è una terra bellissima e vogliamo mostrare al Santo Padre anche il suo volto positivo”. Alle 10:15 circa, Papa Francesco è risalito sull’elicottero per arrivare all’Hospice San Giuseppe Moscati.
Ore 10:20 – Il Papa è appena atterrato nello stadio di Cassano Jonio
L’elicottero è arrivato a Cassano allo Jonio, proveniente da Castrovillari, con 40 minuti di anticipo. Prima di scendere dall’elicottero il Pontefice ha salutato dal finestrino dell’elicottero la folla festante che lo acclamava. Ad accoglierlo, appena sceso dall’elicottero, è stato il sindaco di Cassano, Gianni Papasso. Insieme al Papa c’era mons. Nunzio Galantino. Il primo gesto compiuto da Francesco sceso dall’elicottero è stato quello di prendere in braccio e baciare una bambina. Il Pontefice è poi salito sulla papamobile ed ha raggiunto l’hospice dove incontrerà i degenti. “Francesco sei uno di noi”, ha gridato la folla mentre il Papa varcava il cancello dell’hospice.
Ore 11.43 – Il Papa arriva in Cattedrale, nel tragitto per l’hospice abbraccia una bambina dal nome Lourdes
Si chiama Greta Lourdes perché è nata l’11 febbraio, giorno dell’apparizione della Madonna a Bernadette, la bambina che Papa Francesco ha preso in braccio lungo il tragitto che dallo stadio di Cassano allo Jonio lo ha condotto all’hospice. “Ha preso in braccio la nostra bambina – hanno detto i genitori della piccola – e ci ha chiesto il nome. Gli abbiamo risposto che si chiama Greta Lourdes. Subito dopo il Santo Padre ci ha chiesto ‘quanto tempo ha?’ e noi gli abbiamo risposto quattro mesi e mezzo. L’ha baciata e ce l’ha riconsegnata”. Papa Francesco è arrivato nella Cattedrale di Cassano allo Jonio, accolto dal suono delle campane e da grida festanti dei cittadini. Durante il percorso, a bordo della papamobile scoperta, si è fermato a salutare alcune delle persone che erano dietro le transenne. Al suo arrivo il Pontefice è stato accolto con un lancio di palloncini bianchi e gialli, i colori del Vaticano. In Cattedrale il Papa, insieme a mons. Galantino, sta incontrando adesso il clero.
Ore 12.15 – Papa francesco ha confortato gli ammalati dell’Hospice
Papa Francesco si è intrattenuto più di 40 minuti nell’hospice di Cassano allo Jonio, che ospita un centro di cure palliative e di terapia del dolore. Il Pontefice è stato accolto da una folla festante e che ha inneggiato al suo nome. Prima di varcare il portone dell’hospice Francesco è sceso dalla papamobile ed ha salutato le persone presenti, stringendo loro la mano, ed ha baciato tanti bambini. All’interno della struttura sanitaria, dopo avere salutato il responsabile, Francesco Nigro Imperiale, è entrato in ogni stanza, dove si è intrattenuto con i malati ed i loro familiari dicendosi vicino alla loro sofferenza. “Il Santo Padre – dice la signora Maria Rosaria, 49 anni, visibilmente emozionata – mi ha preso con entrambe le mani la testa. Non sono riuscita a trattenere le lacrime. E’ stato un momento indimenticabile. Mi sento una privilegiata”.
Ore 12.30 – Papa Francesco piccola ferita al dito, medicato all’interno dell’Hospice
Un piccolo imprevisto per papa Francesco durante la visita all’hospice. Il primario del centro di cure pallative, Francesco Nigro Imperiale, su espressa richiesta del Santo Padre gli ha rimosso con una pinzetta un piccolo frammento di legno che gli si era conficcato nel dito medio della mano sinistra. “Un’emozione forte avere tra le mie mani la mano sinistra del Papa”. Lo ha detto all’ANSA il primario del centro di cure pallative, Francesco Nigro Imperiale, dopo aver asportato il frammento di legno dal dito di Papa Francesco. “Quando il Papa mi ha chiesto – ha aggiunto – di togliergli quel frammento di legno non ha fatto altro che aumentare l’emozione che già c’era ma lui con il suo sorriso mi ha colpito anche in questa occasione. Non era niente di preoccupante ed alla fine abbiamo messo un cerotto”.
Ore 13.11 – Papa Francesco lascia la Cattedrale
Il Papa è uscito da poco dalla Cattedrale di Cassano dove ha parlato con il clero. All’uscita uno dei vescovi che lo ha incontrato ha dichiarato che il Papa ha chiesto a tutti loro di rivolgersi “serenamente” con la preghiera al Signore. “E’ sempre un’emozione – ha aggiunto il presule – colloquiare con il Santo Padre, che è illuminato dalla Grazia di Dio”. Dirigendosi verso la mensa con i poveri, il Papa ha stretto la mano di una ragazza che è scoppiata in lacrime. “Mi ha toccato la mano – ha detto – e questo mi ha fortemente emozionato. È stata un’esperienza unica e irrepetibile”.
Ore 14.31 – Papa Francesco a pranzo nella mensa dei poveri
Il pontefice dopo aver lasciato la Cattedrale, dove ha incontrato il clero, è arrivato al seminario diocesano, dove sta pranzando alla stessa tavola con i poveri della Caritas e alcuni rappresentanti della comunità Saman Mauro Rostagno di Cassano. Antipasto tipico calabrese, con salumi e formaggi; maccheroni con sugo di salsiccia e polpettone e arrosto di vitello, con contorno di verdure e patate. E per concludere macedonia di frutta e gelato. Èstato questo il menù del pranzo di Papa Francesco con i poveri e gli ex tossicodipendenti della comunità Saman di Cassano allo Jonio, cinquanta persone in tutto. Una delle ragazze che hanno pranzato col Papa non ha saputo trattenere la sua emozione per l’esperienza che ha vissuto. “Davanti a Papa Francesco – ha detto – non sono riuscita a dire una parola. Eppure il Papa è riuscito a rendere anche questo momento semplice, gioviale, senza nulla di cerimoniale”. “Un pranzo fatto bene, complimenti alla cuoca che lo ha preparato”, ha commentato la responsabile della comunità Saman, Fiammetta De Salvo. “Forte è colui che una volta caduto riesce a rialzarsi”. Così Papa Francesco si è rivolto ai poveri ed agli ex tossicodipendenti ospiti della comunità Saman con i quali ha pranzato nel seminario diocesano di Cassano allo Jonio. Il Pontefice si è avvicinato ai tavoli e ha salutato e scambiato una parola con tutti. I commensali si sono detti “emozionati e particolarmente toccati dall’esperienza vissuta”. Dopo il pranzo il Papa ha riposato un po’ di raggiungere Sibari per la Messa.
Ore 15.09 – Dieci chilometri di code per raggiungere l’area in cui il Papa celebrerà la messa
Papa: 10 chilometri di coda per raggiungere area messa Papa Una coda di automobili lunga dieci chilometri si è formata sulla strada che da Cassano, porta alla spianata di Sibari, dove il pontefice celebrerà la Messa. Le auto sono incolonnate per accedere nelle aree parcheggio adibite nelle zone antistanti la spianata. Alcuni fedeli, per fare prima, stanno percorrendo a piedi il tratto della statale 106 per raggiungere l’area in cui avrà luogo la funzione religiosa. La spianata di Sibari si è trasformata, con il passare delle ore, in un’area multicolore. Guardando l’area dall’alto, si notano migliaia di ombrelli parasole che colorano i vari settori della spianata. La temperatura ormai ha superato i 40 gradi e i volontari della Protezione civile hanno incrementato la distribuzione di acqua ai pellegrini. Sono state prese d’assalto anche le decine di fontane installate nei giorni scorsi lungo il perimetro dell’area interessata. Sono numerose le ambulanze che sostano nelle adiacenze dei settori, pronte ad intervenire in caso di malori.
Ore 15.15 – Il Papa si dirige verso Casa Serena in visita agli anziani
Papa Francesco ha lasciato il seminario vescovile e si sta dirigendo, a bordo della “papamobile”, verso Casa Serena, la residenza per anziani che visiterà. Anche all’uscita dal seminario il Pontefice non si è smentito: ha accarezzato ed ha baciato alcuni bambini, oltre a stringere una miriade di mani che cercavano di toccarlo e di accarezzarlo. Papa Francesco non si è sottratto ed ha rivolto un sorriso ed un saluto a tutti coloro che sono riusciti ad avvicinarlo.
Ore 15.34 – Il Papa si dirige verso Sibari
Papa: lascia Cassano, diretto verso la spianata di Sibari Papa Francesco ha lasciato Casa Serena e si sta dirigendo verso Sibari, non più con la “papamobile” ma con una Ford Focus blu. A Casa Serena ha salutato e benedetto tutti gli anziani e ha chiesto loro di pregare per lui. Papa Bergoglio ha anche incontrato il personale amministrativo e paramedico dell’istituto. “Sono stati dei momenti bellissimi. Il Papa ha dato la mano ed impartito la benedizione a tutti. Non si è sottratto nemmeno agli abbracci”, ha raccontato Giuseppe Rango, dell’area medica dell’istituto.
Ore 15.41 – Il Papa arriva a Sibari con mezz’ora d’anticipo. Esulta la folla di fedeli
Una folla festante ha accolto il Papa al suo arrivo, con mezz’ora di anticipo sul programma, nella Piana di Sibari dove celebrerà la messa. Per il rito sono stati distribuiti centomila passi, istallate 30mila sedie, 260 bagni ecologici, di cui 30 per disabili, 6 maxischermi. Papa Francesco è giunto nella spianata di Sibari a bordo della papamobile e sta attraversando i vari settori salutando i pellegrini e stringendo mani. Mentre il Papa attraversa l’area viene cantata una canzone con il ritornello “Papa Francesco è qui con noi”. Al Pontefice vengono avvicinati anche bimbi per ricevere baci e benedizioni. Papa Francesco raggiungerà poi l’altare dove indosserà i paramenti e celebrerà la messa insieme a 207 sacerdoti.
Ore 16.15 – Monsignor Galantino nel salutare Papa Francesco parla della criminalità organizzata
“La Chiesa calabrese si sente impegnata nel risvegliare le coscienze contro la malavita organizzata”. Lo ha detto il vescovo di Cassano allo Jonio, mons. Nunzio Galantino, nel saluto al Papa nella messa che papa Francesco celebra nella Piana di Sibari. “La Chiesa di Calabria – ha detto mons. Nunzio Galantino, vescovo di Cassano – si sente impegnata a “rendere evangelicamente credibile” la sua presenza, cerca di essere “una chiesa fortemente incarnata nel suo territorio, e come questo vive delle sue luci e anche delle sue ombre”. La Chiesa, ha aggiunto il presule, sente anche “la fatica che uomini e donne fanno, e – ha sottolineato – ad acuire la fatica ci si mette la malavita organizzata, che rallenta i processi di crescita, non solo economica, che non si nutre solo di soldi e di malaffare si nutre anche i coscienze addormentate e perciò conniventi”.
Ore 16.39 – Duecentocinquatamila fedeli in attesa della benedizione di Papa Francesco
Sono oltre 250 mila, secondo una prima stima degli organizzatori, le persone che affollano la spianata di Sibari e che stanno assistendo alla messa con Papa Francesco. Ci sono ancora molte altre persone che stanno raggiungendo la spianata e gli organizzatori forniranno al termine della messa il dato finale.
Ore 16.44 – Il Papa durante l’omelia bacchetta la ‘ndrangheta
“La ‘ndrangheta è questo: adorazione del male e disprezzo del bene comune. Questo male va combattuto, va allontanato, bisogna dirgli di no”. Lo ha detto il Papa nella omelia della messa che celebra nella Piana di Sibari, davanti a oltre duecentomila persone. “La Chiesa – ha detto il Papa dopo aver chiesto di combattere la ‘ndrangheta – che so tanto impegnata nell’educare le coscienze, deve sempre più spendersi perché il bene possa prevalere. Ce lo chiedono i nostri ragazzi. Ce lo domandano i nostri giovani, bisognosi di speranza, Per poter rispondere a queste esigenze, la fede ci può aiutare”. “Quelli che non sono in questa strada di bene, come i mafiosi, questi non sono in comunione con Dio, sono scomunicati”. Lo ha detto il Papa nella omelia della messa che celebra nella Piana di Sibari. “Quando all’adorazione del Signore si sostituisce l’adorazione del denaro – ha detto il Papa nell’omelia della messa che celebra a Piana di Sibari davanti a oltre duecentomila persone – si apre la strada al peccato, all’interesse personale e alla sopraffazione. Quando non si adora il Signore – ha proseguito – si diventa adoratori del male, come lo sono coloro che vivono di malaffare, di violenza, la vostra terra, tanto bella, conosce le conseguenze di questo peccato. La ‘ndrangheta è questo: adorazione del male e disprezzo del bene comune. Questo male va combattuto, va allontanato, bisogna dirgli di no. La Chiesa che so tanto impegnata nell’educare le coscienze, deve sempre più spendersi perché il bene possa prevalere. Ce lo chiedono i nostri ragazzi. Ce lo chiedono i nostri giovani, bisognosi di speranza. Per poter rispondere a queste esigenze, la fede ci può aiutare”.
Ore 17.40 – La messa del Pontefice è terminata. Papa Francesco si prepara per il rientro in Vaticano. L’arrivo a Roma è previsto per le 19.30
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