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Tensione Ilva: 4mila gia’ in sciopero. Operai in strada, traffico in tilt
 
																								
												
												
											TARANTO – Tensione alle stelle all’Ilva di Taranto dove oggi ha preso il via la due giorni di sciopero indetto da Fim Cisl e Uilm Uil contro il blocco degli impianti disposto dalla magistratura. Secondo fonti Fim, hanno gia’ incrociato le braccia 4mila lavoratori del primo turno. Gli operai sono scesi in strada, riversandosi sulla statale Appia, che collega
Taranto a Bari, e paralizzando il traffico. I manifestanti sono almeno un migliaio; altri si sono diretti verso la 106 jonica che collega Taranto a Reggio Calabria. L’orologio del dossier Ilva sembra, dunque, tornato indietro di due mesi. Lo sciopero riguardera’ tutto il siderurgico e andra’ avanti sino a conclusione del primo turno.
   Sciopero totale invece nel secondo e terzo turno. Stessa cosa avverra’ domani. La Fiom non ha aderito: il sindacato dei metalmeccanici della Cgil ha chiesto a Fim e Uilm di tenere assemblee anziche’ gli scioperi. Fim e Uilm sono invece di avviso contrario e precisano che la loro protesta non e’ contro la magistratura ma vuole invece rivendicare una compatibilita’ fra risanamento ambientale degli impianti e tutela del lavoro attraverso un cronoprogramma che non penalizzi i posti di lavoro. Contro gli scioperi si e’ schierato anche il comitato “Cittadini e lavoratori liberi e pensanti” che stamattina ha avuto scontri polemici con i delegati di Fim e Uilm. Il comitato, cui aderiscono anche lavoratori Ilva, imputa ogni rsponsabilita’ al gruppo Riva che in questi anni non ha mai investito adeguatamente per la messa a norma del siderurgico di Taranto. Ieri il gip aveva bocciato il piano aziendale da 400 milioni di euro e stoppato la possibilita’ di continuare a produrre, sia pure ad un passo di marcia ridotto.
Circa 4mila lavoratori del primo turno, secondo fonti Fim, hanno aderito allo sciopero. L’iniziativa sindacale si e’ sviluppata lungo la strada Statale Appia e la Statale 106, nei pressi dell’ingresso alla citta’ di Taranto. Allo sciopero non ha aderito la Fiom Cgil che, si legge sempre in una nota dei metalmeccanici della Cisl, questa mattina nelle portinerie e sui reparti, ha cercato di dissuadere dallo sciopero i lavoratori. Secondo la nota della Fim “alcuni, strumentalmente pensano erroneamente che la nostra controparte sia la magistratura. Noi non abbiamo mai contrastato, ne’ messo in discussione le prerogative della magistratura, anzi, abbiamo sempre considerato un valore la sua autonomia, ma riteniamo necessario tener conto, anche dei riflessi sociali che puo’ eventualmente determinare”. Intanto, le segreterie nazionali di Fim e Uilm “proclamano per la giornata di domani otto ore di sciopero, per ogni turno di lavoro, in tutto il Gruppo Ilva a sostegno delle iniziative gia’ proclamate a Taranto e per chiedere al Governo di intervenire con tutti gli strumenti necessari affinche’ si possa scongiurare la chiusura del piu’ grande stabilimento siderurgico europeo”. “Lottiamo – si legge sempre nella nota della Fim – per difendere le possibilita’ di conciliare ambiente e lavoro, rifuggendo ogni contrasto con la magistratura, di cui ne valorizziamo sia l’autonomia che le sue prerogative ma nello stesso chiediamo che questa tenga conto della portata sociale e industriale che queste iniziative producono”.
   “L’impossibilita’ di continuare la produzione di acciaio pur limitando al minimo le emissioni e nello stesso tempo intervenire con ingenti investimenti- sempre secondo la Fim – porterebbe a una fermata totale del Gruppo in Italia nel giro di poche settimane, per questo come Fim e Uilm chiediamo al Governo di rispettare i tempi annunciati (30 settembre) sull’emissione dell’Aia, e di sostenere la compatibilita’ ambientale con lo sviluppo industriale”.
L’Anas comunica che, a causa della manifestazione dei lavoratori dell’ILVA, il traffico e’ provvisoriamente bloccato al km 646,700 della strada statale 7 “Via Appia”, a Taranto. Il traffico viene al momento deviato al km 649,200 della statale 7, bivio per Taranto/innesto strada statale 172 “dei Trulli”.
   Sul posto e’ presente personale dell’Anas per la gestione della viabilita’ 
Momenti di tensione tra i lavoratori dell’Ilva in sciopero che stanno manifestando sulla statale Appia ed alcune centinaia di manifestanti del “Comitato cittadini e lavoratori liberi e pensanti” secondo i quali lo sciopero, proclamato da Fim e Uilm, in definitiva e’ a vantaggio dell’azienda. Gli aderenti al Comitato indossano una maglietta gialla con la scritta ” si ai diritti no ai ricatti” invitando a non bloccare la citta’ ma semmai il siderurgico. Dal presidio gli operai Ilva gridano ” via via” e tra le due “tesi” si sono interposte le forze dell’ordine. Comunque sinora, pur in un clima di comprensibile tensione, non ci sono stati scontri.
La Fiom-Cgil “ha proposto a Fim e Uilm di svolgere le assemblee con tutti i lavoratori per discutere e decidere la piattaforma e aprire la vertenza nei confronti dell’Ilva per salvaguardare il diritto al lavoro e alla salute dei lavoratori e dei cittadini. Una discussione – secondo la Fiom – indispensabile a maggior ragione a seguito di quanto emerso nell’incontro svoltosi ieri pomeriggio con la Direzione aziendale, delle dichiarazioni fatte dal Governo per la definizione della nuova AIA e dall’evoluzione dell’azione della magistratura”.
  
“Stiamo continuando a fare quanto programmato. Stiamo lavorando per il rilascio dell’Aia applicando la legge italiana e le direttive europee, in particolare prevedendo che Ilva debba adeguare i propri impianti ai migliori standard europei”.
   Queste le parole del ministro dell’Ambiente Corrado Clini a Tgcom24 sulla situazione dell’Ilva di Taranto. “Non c’e’ una risposta al gip – ha aggiunto il ministro – c’e’ la conferma del lavoro che stiamo facendo, applicando la legge.
   Concluderemo questo lavoro nei prossimi giorni e poi rilasceremo l’Aia”.
“No a ‘mercanteggiamenti’? Mi auguro che il gip, quando dice questo, non si riferisca al governo, perche’ sarebbe fuori luogo”. Cosi’ il ministro dell’Ambiente Corrado Clini ha commentato al Tgcom24 la situazione all’Ilva dopo che il gip di Taranto ha bocciato l’istanza dell’azienda sostenendo che salute, ambiente e diritto al lavoro non ammettono ‘mercanteggiamenti’. “Noi stiamo applicando in maniera rigorosa la legge – ha continuato Clini – e l’applicazione spetta per le norme italiane e per le direttive europee al ministro dell’Ambiente. Un decreto del governo a risolvere la questione? Non c’e’ bisogno, l’unico atto legale e vincolante per l’impresa e’ un atto ordinario, ovvero l’Aia”.
FONTE: AGI
 
                         
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
		
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