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‘Basta Vittime sulla SS 106’, petizione popolare contro la ‘statale della morte’
 
																								
												
												
											CALOPEZZATI (CS) – “Una firma non costa nulla, ma vale tanto” è lo slogan della petizione online lanciata per rendere giustizia alle vittime della strada Statale Jonica.
È iniziata ieri l’iniziativa intrapresa dal gruppo “Basta Vittime Sulla SS 106” nato su facebook circa un mese fa che ad oggi conta oltre 15.700 gli iscritti. Partendo dai dati sulle vittime (475 vittime dal 1996 ad oggi), della S.S. 106; dallo stato comatoso in cui versa questa importante arteria viaria progettata per volumi di traffico ben minori di quelli di oggi; dai diversi indicatori economici analizzati che consentono di poter affermare che la Statale 106 uccide anche lo sviluppo, la crescita economica ed il futuro della nostra Calabria e ricordando che la Commissione per la valutazione di Impatto Ambientale (VIA) del Ministero dell’Ambiente ha accolto le critiche al nuovo progetto di ammodernamento della 106 avanzate da alcuni sindaci dell’alto jonio cosentino negando così ai calabresi il diritto alla mobilità sulla base di motivazioni contrarie agli interessi dei cittadini il gruppo “Basta Vittime Sulla S.S. 106” chiede attraverso la petizione popolare al Presidente della Repubblica in qualità di Garante della salute e dei diritti dei cittadini calabresi, di attivarsi attraverso i poteri che gli riconosce la carta Costituzionale affinché il Governo possa attivarsi affinché la statale 106 ionica venga messa in sicurezza e possa nascere, inoltre, una commissione parlamentare d’inchiesta che verifichi lo stato d’inciviltà nella quale versa la tristemente nota “strada della morte”. È possibile firmare la petizione online. È facilissimo: basta recarsi sul sito web www.chiestato.it dove peraltro si può leggere il testo integrale della petizione che resterà attiva fino al 10 luglio perché poi verranno raccolte le firme ed inviate (insieme al testo della petizione), al Presidente Napolitano. “Attraverso questa prima iniziativa – afferma Fabio Pugliese, Fondatore del gruppo “Basta Vittime Sulla S.S. 106” ed autore del libro “Chi è Stato?”, un racconto inchiesta sulla Statale 106 – il nostro gruppo intende intraprendere un’azione concreta nei confronti delle Istituzioni, quelle che contano, affinché l’ammodernamento della “strada della morte” possa diventare centrale nell’agenda politica del Governo! Scriveremo al Presidente della Repubblica ed aspetteremo con ansia la sua risposta e da questa partiremo per intraprendere nuove iniziative. Siamo determinati e convinti di poter condizionare la politica, affinché assolva al suo dovere ed i dati riguardanti la partecipazione dei cittadini ci aiuta a capire che siamo sulla strada giusta”.
 
                         
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
		
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