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Truffa su contributi per una coop agricola, coinvolto funzionario regionale
CATANZARO – Beni per un valore di 500 mila euro sono stati sequestrati dalla Guardia di finanza di Catanzaro.
L’inchiesta, legata ad una truffa sull’erogazione di contributi comunitari per finanziare l’avvio e lo sviluppo di colture biologiche, vede coinvolti un imprenditore, un funzionario della Regione Calabria ed una cooperativa agricola. Il sequestro di beni è stato disposto dal giudice per le indagini preliminari del tribunale di Catanzaro, che ha accolto la richiesta della Procura della Repubblica. Le indagini delle fiamme gialle riguardano il periodo compreso tra il 2010 e il 2011, quando alcuni agricoltori della zona del soveratese denunciarono presunti illeciti nei loro confronti, da parte del presidente di una cooperativa agricola di Satriano. Dalle indagini è emerso che il presidente della cooperativa, attraverso il coinvolgimento e l’interessamento personale di un dirigente dell’assessorato regionale all’Agricoltura, aveva avuto la possibilità di partecipare ai programmi regionali agro-ambientali e di poter percepire indebitamente dei contributi pubblici. Somme che, dovevano essere ripartite tra tutti i soci, e che sono state trattenute dalla cooperativa. Attraverso il “Patto territoriale del versante ionico, delle serre e del soveratese” la cooperativa ha poi ottenuto altri contributi pubblici per la realizzazione di un frantoio a Isca Marina. I beni sequestrati stamane dai finanzieri sono un immobile ed un capannone industriale a Isca sullo Jonio ed un’autovettura nella disponibilità degli indagati.
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