Area Urbana
Cosenza si è tinta di nero e fucsia: un mare di folla ieri al corteo “Non una di Meno” (FOTO)
In migliaia hanno partecipato, ieri, allo sciopero globale delle donne.
COSENZA – Cittadini in nero e fucsia hanno sfilato, ieri, per le vie della città nel partecipatissimo sciopero globale delle donne. Partiti alle 17 da Palazzo dei Bruzi, in migliaia, con palloncini, fasce, cartelloni, matriosche e striscioni hanno fatto sentire le proprie voci per dire basta alle problematiche cruciali che affliggono il mondo femminile, ormai da anni. Davanti al corteo il cartellone “Non una di meno” del movimento organizzatore in Italia. Alla manifestazione hanno aderito tantissime donne di Cosenza, del mondo associazionistico, dei movimenti, dei collettivi, dell’Università, della politica, del teatro e della musica. Hanno dato adesione allo sciopero diverse sigle sindacali; immancabili PrendoCasa, Comitato Piazza Piccola, Sparrow, Rialzo, Eos Arcigay Cosenza e molti altri. Ma, anche, tantissimi uomini in sostegno a quella che si è rivelata, una delle manifestazioni più belle e partecipate della città bruzia.
“L’8 marzo c’è poco da festeggiare – ha dichiarato Alessandra Veltri del Centro Antiviolenza ‘Lanzino’ – siamo in marcia, per così dire, ormai dall’ottobre 2016; in Italia come in oltre 40 Paesi in tutto il mondo. Sicuramente per dire basta alla violenza sulle donne, ma non solo per questo: perchè la violenza è paradigmatica di discriminazioni e di forme di violenza anche di altra natura che si consumano sul corpo delle donne da secoli e secoli.”
“Oggi anche noi studenti e studentesse del Collettivo Autonomo Studentesco siamo scesi per le strade iniziando la giornata questa mattina all’Università della Calabria e chiudendo i cortei nel tardo pomeriggio tra performance teatrali, poetiche e musicali. Quest’oggi siamo scesi in piazza per rivendicare a gran voce i diritti che molte volte vengono negati, l’indipendenza e la libertà delle donne. Continuiamo a lottare contro le riforme della scuola pubblica, luogo che dovrebbe essere il principale laboratorio di antisessismo, antirazzismo e educazione al rispetto delle differenze, ma che invece viene sempre di più svuotato di contenuti e si dimostra ancora oggi incapace di di fornire controinformazione a studenti e studentesse. Scioperiamo per garantire un futuro dignitoso, un reddito minimo e la parità di salario, per un’abitazione garantita, per un welfare per tutti, per pari dignità e possibilità. Urliamo ancora a gran voce: Tenetevi le mimose, noi vogliamo la rivoluzione“.
“Bellissimo e partecipato corteo – si legge in un post di Giuseppe Bornino, del comitato PrendoCasa – oggi pomeriggio su Corso Mazzini. Ho visto tante donne (studentesse, precarie, disoccupate, madri, professoresse, migranti, occupanti), ma anche tanti uomini, segno che il cielo delle lotte sotto cui viviamo è sempre lo stesso, si tinga di rosa, blu, giallo o verde. Oggi si è tinto di fucsia e nero. Non una di meno!”
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