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Oggi i funerali della Piccola Cloe ammazzata a 4 mesi da un sistema associativo
Oggi è il giorno del lutto.
Il cosentino piange la piccola Cloe che, a soli quattro mesi è morta sul marmo di una sala operatoria del Santobono di Napoli, per presunta malasanità, dopo che per tre volte era stata “rifiutata” dai medici del pronto soccorso dell’Annunziata di Cosenza. Ora nel registro degli indagati risultano essere iscritti quattro medici. Un numero quattro che si ripete insistente ed ai quattro mesi di Cloe ed ai quattro medici sotto inchiesta si aggiunge che solo alla quarta visita, Cloe è stata trattenuta al nosocomio di Cosenza per un ricovero durato quattro giorni prima che la neonata fosse trasferita a Napoli. La salma di Cloe giungerà a Colosimi, piccolo centro del cosentino, paese d’origine di papà Dino, dove sarà celebrato il rito funebre: per Dino ed Ester, papà e mamma e per un’intera città sarà il giorno del Venerdì di Passione. La passione di Cloe è infatti incominciata proprio il Venerdì Santo. Qualsiasi cosa oggi sarà scritta o detta, perfino pensata, sarà poca cosa rispetto al dolore che i genitori porteranno nel cuore. Il seguire dell’indagine, ci auguriamo, oltre alle responsabilità oggettive dei medici, evidenzi le macroscopiche carenze strutturali dell’Annunziata, del Pronto Soccorso dell’Ospedale e dell’intera struttura ormai al collasso. Insieme ai medici dovrebbero essere indagati anche i politici regionali e locali che hanno “intubato” il Pronto Soccorso ed i reparti di quell’ospedale ormai in rianimazione. Cloe non è solo vittima della superficialità professionale dei medici: Cloe è vittima di un sistema politico istituzionale che deve pagare le sue colpe. I magistrati della Procura di Napoli e quelli di Cosenza oggi sono chiamati a dare una risposta ferma, il potere politico-istituzionale non può essere sempre assolto perchè badate bene: la piccola Cloe è stata ammazzata dal sistema e, nel vortice del sistema entrano tutti in quella che la giustizia chiama associazione a delinquere.
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