Provincia
Scalea: ai domiciliari è costretto a vivere sotto un ponte
Gli è stata notificata come residenza la baracca che si è costruito con pezzi di lamiera e una vecchia rete. Ora il Comune intende occuparsi del suo caso
Una storia che ha del paradossale. È quella di P.P., cittadino di Scalea, costretto a vivere ai margini della società, sotto un ponte, in condizioni di estremo disagio. E come se non bastasse, in una cittadina dove – è risaputo – le abitazioni vuote sono numerosissime, addirittura in un numero maggiore degli stessi residenti, o almeno così riportano alcuni quotidiani online che si sono occupati della vicenda.
Ma la storia, in sé, per quanto triste, non si potrebbe definire paradossale se non fosse che lo stesso soggetto, oltre ad essere di fatto un senza tetto, è anche agli arresti domiciliari. Il riparo in cui vive, infatti, costruito ai margini della linea ferroviaria, gli è stato notificato come “residenza”: una residenza costruita con pezzi raccattati qua e là per la strada e arredata da un materasso vecchio e da una rete…
Ora, fortunatamente, a quanto si apprende, dovrebbe intervenire il Comune di Scalea che intende occuparsi dell’uomo. Francesco Galati dello staff del sindaco, si è recato sul posto con i responsabili del settore dei servizi sociali al fine di rendersi conto dell’effettiva situazione.
Non resta che aspettare per constatare quali iniziative vorrà intraprendere il sindaco Gennaro Licursi.
Immagine di repertorio

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