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Berlusconi ai servizi sociali, Padre Fedele: “Vieni qui ad aiutare i poveri”

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Berlusconi ai servizi sociali, Padre Fedele: “Vieni qui ad aiutare i poveri”

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COSENZA – Il frate più amato dai cosentini scrive all’ex presidente del Consiglio invitandolo ad impegnarsi per i più deboli per scontare la pena comminatagli.

“Carissimo fratello Silvio, – scrive Padre Fedele Bisceglia Francesco – ho appreso con grande gioia la tua volontà di aiutare i disabilli. Bravo! Meriti il paradiso! Non entro in merito alla tua dolorosa vicenda giudiziaria. In questo ambito ci assomigliamo: sono stato diabolicamente accusato da una suora, che definirei donna povera e disgraziata. Sono in attesa del giudizio della Cassazione rimandato incredibilmente per ben due volte (la prossima udienza è stata rinviata al 17 Settembre ndr). E’ un mistero! Non giudico nessuno. Mi attacca fortemente a Cristo, il maestro, il giudice infallibile. Egli è stato venduto da un apostolo ed abbandonato da tutti gli apostoli. Come sono rassicuranti e dolci le Sue parole: “Hanno perseguitato me e perseguiteranno anche voi, vi condurranno in tribunali e mentendo diranno ogni sorta di male contro di voi, gioite ed esultate”.

 

Amo i poveri, difendo le donne contro ogni violenza, amo, curo (sono medico), aiuto i bambini diversamente abili. Da oltre 12 anni vive a Cosenza una bambina affetta da tetraparesi spastica, abbandonata in Congo – Brazville, portata da me in Italia. Non cammina e non parla, ma capisce tutto, sorride sempre e strappa lacrime e sorrisi a tutti coloro che incontra. Sto realizzando una seconda Oasi francescana che opsiterà tutti i bambini diversamente abili, però sono povero, raccolgo ferro vecchio, lo riciclo e come una lumaca ogni giorno lavoro in questo programma! Riuscirò nell’impresa? Ti invito di nuovo a venire a Cosenza per aiutare gli sfortunati bambini. Vieni, sarai accolto con grande amore francescano e calore umano. Se non puoi venire, aiutami ad aiutare questi bambini. Non dimenticare mai: l’unico giudice credibile, infallibile è Lui., Dio. A Lui dobbiamo rendere conto. Gli uomini, spesso, errano e si credono infallibili. Auguri, caro Silvio ed arrivederci!”.

 

Un appello alla solidarietà che il frate ha indirizzato all’ex Cavaliere che deve scontare un anno di pena dopo la condanna comminatagli per frode fiscale nel processo sulla compravendita dei diritti tv Mediaset. Berlusconi condannato in via definitiva a quattro anni di reclusione dovrà essere affidato in prova ai servizi sociali esattamente per 10 mesi e 15 giorni, visto che dopo sei mesi di pena è previsto uno sconto automatico di 45 giorni. E’ stato proprio l’ex presidente del Consiglio in una memoria difensiva a chiedere di poter espiare la pena lavorando per un centro per disabili in una cascina dell’hinterland milanese di sua proprietà. Nel corso degli iter processuali in molti casi i condannati ottengono l’affidamento senza dover osservare nessun programma specifico di recupero. Hanno soltanto l’obbligo di incontrarsi periodicamente con un assistente sociale dell’Ufficio esecuzione penale esterna che si occupa dei condannati e possono dunque agire con una libertà quasi totale. Sottoposta solo ad alcuni vincoli: l’obbligo di restare in casa tra le 23 e le 6 del mattino, non frequentare pregiudicati e tossicodipendenti, non andare all’estero e non uscire dalla regione in cui si ha il domicilio.

 

 

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