Area Urbana
‘Caso Elettrodotto Montalto’: Bruxelles si muove, mentre la Regione continua a tacere
 
																								
												
												
											La commissione Petizioni del Parlamento europeo ha deciso di mantenere aperta la petizione presentata da Emanuele Lupo, presidente del comitato “Insieme per la salute” e di trasmetterne copia anche alla commissione Ambiente.
MONTALTO UFFUGO (CS) – Il caso elettrodotto di Montalto, come già annunciato nei giorni scorsi, è approdato a Bruxelles. L’elettrodotto ““Laino-Feroleto-Rizziconi” di proprietà di Terna Spa, che attraversa le frazioni Pianette e Lucchetta di Montalto Uffugo; fa parlare di sè da anni e anni, in quanto considerato dai residenti e abitanti della zona, estremamente pericoloso per la salute pubblica. La commissione Petizioni del Parlamento europeo ha deciso di mantenere aperta la petizione presentata da Emanuele Lupo, presidente del comitato “Insieme per la salute” e di trasmetterne copia anche alla commissione Ambiente, “per capire insieme com’è meglio procedere”.
Durante la seduta, Lupo ha esposto i dieci e oltre anni di lotte contrassegnati da appelli, studi di eventuali soluzioni come interramento dei cavi o tracciati alternativi, interrogazioni alla Commissione europea, studi sull’impatto ambientale e conseguenze per la salute. “C’è un disturbo – ha dichiarato Lupo – acustico continuo e gli effetti dell’elettromagnetismo, dovuti alla vicinanza dell’elettrodotto alle case, si sono già manifestati sugli abitanti delle zone”. Nel campo della salute e in particolare “sui potenziali rischi provenienti da campi elettromagnetici, la competenza è degli Stati membri”, ha sottolineato il rappresentante della Commissione Ue presente in aula. Il funzionario ha poi ricordato che “l’Italia ha adottato un limite accettabile per l’esposizione ai campi elettromagnetici che è 10 volte più basso” di quanto indicato dalla raccomandazione europea sul tema approvata nel 1999 e valida ancora oggi.
Ad intervenire, in commissione Peti sulla petizione dell’elettrodotto, anche l’eurodeputata Laura Ferrara (M5S), da mesi impegnata nella vicenda: “È auspicabile che sulla base di un’attenta valutazione dei pareri, espressi dalla comunità scientifica, vengano rivisti e abbassati i limiti di legge per l’esposizione ai campi elettromagnetici.”
Francesco Saccomanno, segretario Provinciale Rifondazione comunista Cosenza, ha così commentato “il caso elettrodotto in Parlamento”.
“Il Parlamento europeo – si legge in una nota – ha deciso di tenere aperta la Petizione promossa dal Comitato Insieme per la Salute di Montalto Uffugo che da anni, nell’indifferenza se non nella connivenza istituzionale, ha portato avanti la lotta contro un pericoloso elettrodotto piazzato proprio sulla testa dei cittadini. Inutile ribadire i disagi, i danni e le conseguenze sulla vita reale di tante persone! E’ però incredibile che rispetto a tutto questo la Regione Calabria e il presidente Oliverio non si rendano conto del problema. Per ottenere il rispetto di elementari norme di civiltà e della salute dei cittadini, bisogna andare fino a Bruxelles perché Oliverio è troppo occupato in altro, per cui dalle discariche nel cuore della Sila ed alle Centrali nel Parco del Pollino per finire, appunto, agli elettrodotti che “friggono” le cellule degli abitanti delle frazioni di Lucchetta e Pianette di Montalto, a lui di tutto questo poco interessa.
Adesso la Petizione europea andrà avanti, nel frattempo sarebbe doveroso che le Istituzioni più vicine ai cittadini (non solo la Regione ma anche Provincia di Cosenza e Comune di Montalto) si attivassero per incontrare il Comitato e risolvere il problema. Fare peggio di Scopelliti era impresa ardua ma bisogna dare atto a questa Giunta ed al Consiglio regionale di esserci riusciti anche in questo campo: perlomeno, nella precedente legislatura una seduta della Commissione regionale si tenne proprio a Montalto per verificare la pericolosità dell’elettrodotto, deliberando di chiedere alla Giunta Regionale di farsi carico del problema. Da quando è stato eletto Oliverio e questo nuovo Consiglio nessun cenno, nessuna risposta!
Purtroppo, quanti vivono la politica solo per autoriciclarsi in posizioni di potere attraverso logiche clientelari, difficilmente riescono ad essere sensibili ai problemi reali di uomini e donne che rivendicano, senza togliersi il cappello, l’applicazione di diritti costituzionali come, appunto, quello alla tutela della Salute. Dopo aver difeso con il popolo la Costituzione, saremo feroci nel chiederne la puntuale applicazione.”
 
                         
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
		
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