Area Urbana
Province: a Trieste per le strade hanno 442 volte i soldi di Cosenza
Strade da riparare, scuole da mettere in sicurezza. Ma niente soldi. Colpa della legge Delrio.
COSENZA – Auguri al neo presidente della Provincia di Cosenza, Franco Iacucci, eletto ieri sera. Elezioni scontate, è vero, figlie di una legge controversa e molto discutibile, che sicuramente andrà rivista. Auguri ad un presidente che, come ha detto lui stesso, lavorerà in stretta sinergia con la Regione Calabria, retta dal suo grande amico (ed anche ex presidente della stessa Provincia…) Mario Oliverio. Vediamo dunque una sorta di continuità con la guida che, prima dell’era Occhiuto e della parentesi Di Natale, ha fatto buone cose per il territorio del cosentino. Ma adesso, Iacucci saprà e potrà fare lo stesso?
Le sue capacità amministrative sono indubbie, maturate in anni e anni di ottima guida al Comune di Aiello Calabro. Ma i soldi che ha a disposizione sono davvero pochi. Ieri sera, nel grande androne della Provincia di Cosenza, nel via vai di sindaci, consiglieri comunali ed aspiranti consiglieri provinciali, si poteva chiacchierare anche con tecnici ed impiegati. E i commenti erano tutti più o meno dello stesso tenore: il denaro non basta. Come si possono mettere in sicurezza le scuole se il governo taglia i fondi? E così, da umile cronista, scopro che la situazione più paradossale riguarda le strade: qui siamo davvero all’aberrazione.
La Provincia di Cosenza ha oggi a disposizione la “corposa” cifra di 130 (centotrenta) euro per ogni chilometro di strada di sua competenza. E sono quasi 3000. Centotrenta euro per asfaltarle o riparare le buche. O anche mettere un segnale stradale. Che costa ben più di 130 euro. E i guardrail, il rifacimento delle cunette o le strisce? Tutto da fare con soli 130 euro a km. La cosa risulta agghiacciante nella sua “povertà” se si paragona la nostra provincia a quella di Trieste, che adesso, miracoli delle autonomie e delle leggi “ad regionam”, dipende dalla Regione Friuli e riceve ben 57500 euro (cinquantasettemilacinquecento) per ogni chilometro delle sue strade. Avete letto bene. Anche questo è divario da colmare tra Nord e Sud. Anche questo segna un solco insuperabile tra la vita di un cosentino e quella di un triestino. La vita di un cosentino, evidentemente, vale 442 volte meno di quella di un triestino. Vi sembra giusto?
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