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Nuovo colpo ai patrimoni della ‘ndrangheta, sigilli a beni per 7mln
 
																								
												
												
											REGGIO CALABRIA – La Polizia della Divisione Anticrimine della Questura di Reggio Calabria ha eseguito questa mattina provvedimenti di sequestro beni emessi dal Tribunale Sezione Misure di Prevenzione.
I provvedimenti hanno interessato due persone accusate di essere contigue alla cosca di ‘ndrangheta “Gallico”, operante sul territorio di Palmi e con ramificazioni nel nord Italia. I provvedimenti di sequestro colpiscono beni immobili, mobili e societa’ aventi sede nelle province di Reggio Calabria e Como, nonchè polizze assicurative e conti correnti. Il valore complessivo dei beni sequestrati ammonta a circa 7 milioni di euro. Le persone proprietarie dei beni sequestrati sono un avvocato, Vincenzo Minasi, di 58 anni, ed un imprenditore, Pasquale Mattiani, di 51.
Il provvedimento di sequestro trae origine dai nuovi filoni dell’operazione “Cosa mia”, risalente al giugno del 2010, ed è il risultato delle indagini coordinate dalla Dda di Reggio Calabria. Secondo l’accusa, l’avvocato Minasi è stato ritenuto, nell’ambito dell’operazione “Cosa mia”, curatore degli interessi economici della famiglia Gallico. Il legale, avrebbe costituito, tra l’altro, società sia nel nord Italia che all’estero con lo scopo di acquistare immobili in nome e per conto della cosca.
A Minasi, in particolare, sono stati sequestrati diversi beni mobili e immobili e società in Lombardia e Calabria, oltre a due edifici a Como ed un fabbricato e due appezzamenti di terreno ed un altro palazzo in due centri della stessa provincia, Alserio e Fino Mornasco; due terreni a Rizziconi (Rc) di oltre 30 mila ettari; le quote sociali ed il patrimonio aziendale di una società con sede ad Alserio che opera nel settore della ristorazione e di un’altra società che gestisce un’attività di intermediazione e consulenza per la cessione e l’affitto di beni mobili ed immobili ed aziende. Sempre a Minasi sono stati anche sequestrati tre veicoli, tra cui una Jaguar ed un fuoristrada, due polizze assicurative e vari conti correnti. Per quanto riguarda l’imprenditore Mattiani, il sequestro, riguardante una lussuosa villa a Palmi, fa seguito ad analoghi provvedimenti eseguiti nel novembre e nel gennaio scorsi di società e numerosi beni mobili e immobili tra cui due alberghi a quattro stelle, il Grand Hotel del Gianicolo, a Roma, e l’Hotel Arcobaleno a Palmi.
 
                         
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
		
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